a Roma, bottega di prodotti alimentari venduti “a pizzico”, ossia in piccole quantità: solitamente uova, alici, sale, formaggi e salumi. Deriva da pizzico o spizzico, piccola quantità che può essere presa tra l’indice e il pollice, oppure da pizzicare (Pianigiani) ossia “stuzzicare”, con l’aggiunta del suffisso derivativo –erìa tipico dei nomi di negozi, botteghe e laboratori artigianali. Il gestore della …
pogo
danza consistente nel saltare sul posto spintonandosi l’un l’altro, nata nella seconda metà degli anni settanta (attestato 1977) nell’ambiente punk rock e poi diffusasi anche all’heavy metal, hard rock ed infine, dai primi anni ’90, alla musica elettronica dei rave party (techno, hardcore e simili): È interessante notare che il punk si riconobbe in uno stile di ballo che non era …
popolo bue
(spregiativo) in origine massa remissiva, sottomessa; per associazione con il bue che si lascia aggiogare docilmente; più frequente con il significato di massa ottusa e facilmente manipolabile di individui privi di capacità critica, rozzi, ignoranti (ggente); parte dell’opinione pubblica conquistabile con metodi politici bassamente demagogici (come il pamen et circensens di Giovenale). Il miserabile ha compiuto un colpo di stato autoritario appellandosi al popolo bue!» da Il cimitero …
pòsso (pane –)
(lombardo, aggettivo, XIX secolo) detto di pane raffermo ma non ancora duro, pane di un giorno; per estensione qualunque commestibile non più fresco, vecchio, stantìo. Secondo un regolamento municipale della città di Milano del 1812, si definisce pòsso il pane «quando arriva alle 24 ore dopo la di lui cottura.» (art. 22 dei “Capitoli per i fabbricatori di pane misto” …
posteria
bottega di alimentari in genere, per lo più sfusi, in particolare salumi, riso, burro, pane e vino; «rivendugliolo di cose mangerecce»: vernacolare milanese e lombardo, attestato dal 1794. Deriva da posta, nell’antico significato di stallo, ossia “luogo del mercato riservato ad un mercante”, con il suffisso derivativo -erìa usato nella formazione dei nomi di negozi e botteghe. Il negoziante della …
promoveatur ut amoveatur
latino, promuovere per rimuovere (lett. “sia promosso affinché sia rimosso”). Soprattutto nell’ambito della amministrazione pubblica (talvolta anche privata), espressione che si riferisce alla pratica di promuovere un funzionario ad un incarico di rango superiore (perlopiù meramente onorifico), al solo scopo di rimuoverlo dalla posizione che occupa. Vi si ricorre ad esempio per limitare i potenziali danni causati da una persona inetta, quando non …
pullman
(s. m.) autobus da turismo, ossia per il trasporto di persone a medio e lungo raggio con finiture e servizi di lusso; torpedone. Desueto: in forma aggettivale invariabile (es. “carrozza pullman”), anche carrozza ferroviaria adibita a letti o comunque dotata di servizi di lusso. Deriva dal nome del progettista ed industriale americano George Mortimer Pullman (1831 – 1897) che nel …
pulmino
Locuzioni derivate: pulmino camperizzato (anche semplicemente “camperizzato”): pulmino o furgone con allestimento adatto all’uso come “camper”, ossia all’uso abitativo per vacanze o turismo. pulmino hippie: la locuzione si riferisce ai pulmini utilizzati dagli hippie o ispirati agli stessi, solitamente vistosamente decorati con colori sgargianti, motivi floreali e/o camperizzati («Nell’allegria delle favelas, scrutata da un pulmino hippie, il primo stupore si …