CHI SIAMO
Sembra che codesta gente sia tanto immersa nelle sue profonde meditazioni da trovarsi in uno stato di perpetua distrazione...
Laputa (→come si pronuncia?) è l'isola volante degli scienziati pazzi, immaginata da Jonathan Swift per il celeberrimo romanzo satirico I viaggi di Gulliver del 1726. Un'isola popolata di persone di grande cultura ma di scarsissimo senso pratico, perse nelle loro fissazioni: sono forse proprio queste fisime che accomunano la nostra Lapůta a quella di Swift. Citando un altro autore a noi caro, Terry Pratchett, potremmo dire che su Lapůta si discorre di «geografia insolita e crudele». Un'isola volante è senza dubbio insolita, e geograficamente crudele: farebbe impazzire qualunque cartografo. Sfuggendo però, fisicamente, ad ogni tentativo di imporre la normalità — oltre che ad ogni convenzione cartografica — è anche il posto ideale dove cercare cose o idee bizzarre e curiose, tecnologie abbandonate, arte, musica, luoghi affascinanti e misconosciuti; un posto dove le cose rotte si aggiustano e non si buttano.
La nostra Lapůta (con l'anello sulla "u") è una piccola enciclopedia delle curiosità più o meno inutili, o meglio l'enciclopedia delle cose che non trovereste in un'enciclopedia. E che forse nemmeno vi verrebbe in mente di cercare. Ma anche Lapůta ha le sue regole: le "cose" che ospitiamo devono chiedere asilo. Per ottenerlo, devono soddisfare alcuni requisiti:
- Devono essere assolutamente vere e verificabili. Su Lapůta adoriamo la bufala, ma solo sottoforma di formaggio a pasta filante. Per le altre, nella rete non mancano certo pascoli più adeguati cui non vorremmo mai sottrarre materia prima.
- Devono essere poco o per nulla conosciute. Se le potete trovare ovunque, è inutile affollare la nostra piccola isola.
- Devono interessare i nostri cittadini. Non importa che interessino a molti, anzi meglio se interessano a pochi, quasi nessuno: non amiamo il turismo di massa. Ma se i nostri cittadini si annoiano, è finita.
Su Lapůta si affrontano argomenti più svariati ed insoliti, trattandoli però con assoluto rigore: se una cosa è scritta su Lapůta, potrete star certi che è vera.
Se avete altre domande, potete consultare la nostra FAQ. Benvenuti a bordo!
Gli autori
Le storie non si limitano a staccarsi dal narratore, lo formano anche: narrare è Resistere
Raccontare di cose meravigliose, insolite o poco conosciute ed offrire loro asilo, salvandole così dall'oblio di una desertificazione cui sopravvive solo ciò che viene globalmente condiviso da blog e social network: questo è il compito di Lapůta. Il Municipio è la nostra redazione.
Cover photo by kaleb tapp on Unsplash