Le ferrovie giapponesi hanno adottato un sistema molto semplice che impedisce alle tartarughe si incastrarsi nei deviatoi. Le immagini con cui ne spiegano il funzionamento sono carinissime.
Gli incauti non errano
Il reguetón, o reggaetón nella grafia più comunemente usata, è un genere musicale da ballo caratterizzato dall’incontro dei ritmi afro-caraibici — in particolare del reggae e della sua declinazione più minimale, il dancehall, ma anche di altri stili — e degli stilemi tipici dell’hip hop di origine statunitense, inclusi i suoni elettronici sincopati e la tecnica oratoria musicale del rapping, eseguito però in lingua spagnola. Nato a Porto Rico negli anni novanta, il reggaetón ha conosciuto una diffusione pressoché mondiale nella decade successiva, con Gasolina di Daddy Yankee a sancirne nel 2004 l’ingresso nelle hit parade nordamericane ed europee, fino a diventare definitivamente un genere mainstream. In questo articolo ci occuperemo dei testi, e di se — alla luce di questi — il raggaetón possa essere assurto al rango di espressione artistica.
La notte del Cigno
Noi Laputiani siamo gente strana. Degni eredi degli abitanti della favolosa isola descritta da Swift, persi nei propri sogni e pensieri da vivere poco con i piedi per terra. Non è un caso se gli argomenti che siamo soliti trattare sono atipici e particolari e non è un caso se finiamo noi stessi a vivere stravaganti avventure a metà tra realtà e fantasia. Ed ecco il racconto di una di una notte d’inverno, nella cornice di una romantica baviera, quando la nostra Benedetta ebbe modo di incontrare un personaggio decisamente degno della nostra isola volante…
Orfeo, ma perché ti sei voltato? Breve indagine semiseria sulla catabasi d’amore.
Dopo aver lungamente pianto l’amata Euridice, Orfeo scende nel Regno delle ombre e con la sua musica riesce a toccare i gelidi cuori di Ade e Persefone, che gli consentono di riportare in vita l’amata fanciulla, a patto che egli non si volti a guardarla fino a quando i due saranno tornati tra i vivi. E lui, naturalmente, cosa fa? Si volta e la guarda.
Perché Orfeo, ad un passo dal successo in un’impresa che mai prima di allora era riuscita ad alcuno, vanifica tutto così stupidamente?
Il prodigio di Stoccolma del 1535
Stoccolma, aprile del 1535. Gli abitanti della città assistono sbigottiti ad uno spettacolo prodigioso: quella mattina non era stato il solito sole a sorgere, ma ben cinque, sei, forse otto soli scintillavano nel cielo, accompagnati da altrettanti aloni a forma di cerchio o arco. Nella cattedrale di Stoccolma c’è ancora un dipinto che raffigura il fenomeno: oggi il “dipinto dei soli” è una delle icone della città. Cos’era accaduto?