(s. f.) viale alberato, anche di un parco, dal dialetto piemontese a sua volta dal francese allée (con lo stesso significato) derivato del verbo aller, “andare”. Regionalismo piemontese diffuso anche in Lombardia ed accolto in opere letterarie. L’allea più antica si è al sud ovest formata nella prima metà del secolo scorso dopo la distruzione delle fortificazioni; e per essere la più antica …
androna
(s.f., localismo) a Trieste e Gorizia, passaggio o spazio tra due edifici, angiporto, vicolo, via stretta, spesso a fondo chiuso, cortile. Come androne, corridoio, deriva dal latino androna riscontrabile nel Codice Diplomatico Istriano del Kandler: «… desubtus adest androna…»; a sua volta dal greco andròn che indica la parte della casa riservata agli uomini (da andròs, “maschio”), in contrapposizione al gunaikeion riservato invece alle donne. L’androna …
bagonghi
(o nano bagonghi) specialmente nel lombardo, epiteto canzonatorio con cui ci si riferisce ad una persona goffa ed impacciata che suscita ilarità, e/o di bassa statura e solita vestire con abiti abbondanti (che ricordano i costumi di scena circensi); per estensione dall’uso come appellativo generico usato un tempo per definire i nani che lavoravano nei circhi, nelle fiere e nei “baracconi” (spettacoli …
cosmobimbo
(abbreviato cosmo, pl. cosmos) appartenente alla controcultura giovanile dei “cosmobimbi”, la cui diffusione fu limitata alla città di Pavia nella decade degli anni ’80. I “cosmobimbi” erano vagamente ispirati alla corrente hippie degli anni ’60–’70, con la quale avevano in comune l’ascolto di rock psichedelico (Jim Morrison), musica afro e raggae (Bob Marley); il mito delle droghe leggere ed un proclamato, vago pacifismo. Il …
culo verde
(dispregiativo) tirchio, avaro, localismo pavese dal dialetto cü verd (culo verde), di etimologia incerta. Cü verd era anche il pollo stantìo, dal colore verdastro che assume il pollame all’inizio della decomposizione, forse esteso alle persone in senso dispregiativo. Deriva però più probabilmente dal francese culvert, che significava anticamente “perfido”, “vile”. Non è improbabile sentire da un Pavese, indicando un noto avaraccio: «Quello è un culo verde! » M. …
de’ noantri
letteralmente “di noi altri”, espressione romanesca (originariamente trasteverina) che significa “uno/a di noi”: in senso scherzoso —con un’accezione tra l’orgoglio indentitario e il dileggio— “del quartiere”, quindi “casereccio”, “alla buona”, ma anche nel senso di “provinciale”, ossia caratteristico delle limitate realtà dei quartieri o delle piccole città in contrapposizione a quelle di rilevanza nazionale o internazionale: …il protagonista dello scandalo Bankitalia, è un Enrico Cuccia de’ noantri, con …