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caifasso

In dizionario, eponimi di Silvio DellʼAcqua

(s.m.) uomo crudele e scellerato, dall’aspetto truce, assai brutto; anche nella locuzione faccia da caifasso:

Passano ancora confidenti-arlicchini e caifassi e iscarioti e maléfici scribi…

A. M. Ripellino, Praga Magica (1973). Cap. 85.
«Che cosa vieni a far tu qui? scimunito» mi dice con una faccia da Caifasso…


Vittorio Bersezio, La Plebe (1868) Parte III, Cap. XIII

Deriva per antonomasia dal nome del sommo sacerdote di Gerusalemme Yosef Bar Kayafa, gran sacerdote intendente della Giudea[1] dal 18 a.C. al 36 d.C. noto come Caifa o Caifas; popolarmente variato in Caifasso con l’aggiunta del suffisso dispregiativo –asso (come in Satanasso).  Secondo il Nuovo Testamento, Caifas fu il principale cospiratore contro Cristo e colui che presiedette l’adunanza dei sacerdoti che lo giudicò dopo l’arresto e lo condannò a morte: «Bisogna che un uomo muoia per tutto il popolo, affinché non perisca una nazione».[1] La parola caifas in aramaico significa anche “oppressore” (in greco Καῒάφας).

Allora i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo si riunirono nel palazzo del sommo sacerdote, che si chiamava Caifa…Matteo, 26–3
Caifa era quello che aveva consigliato ai Giudei: «È conveniente che un solo uomo muoia per il popolo»Giovanni, 18–14


"Cristo di fronte a Caiafa", dipinto di Matthias Stom (c.a 1630)

“Cristo di fronte a Caiafa”, dipinto di Matthias Stom (c.a 1630).

Dante Alighieri nella Divina Commedia (1321) pone Caifas, il suocero Anna e gli altri sacerdoti del Sinedrio che condannarono a morte Gesù, nella sesta bolgia del VIII cerchio dell’Inferno, tra gli ipocriti, crocifissi a terra in modo che gli altri dannati li calpestino passando:

Io cominciai: «O frati, i vostri mali…»; 
ma più non dissi, ch’a l’occhio mi corse 
un, crucifisso in terra con tre pali.111

Quando mi vide, tutto si distorse, 
soffiando ne la barba con sospiri; 
e ’l frate Catalan, ch’a ciò s’accorse114

mi disse: «Quel confitto che tu miri, 
consigliò i Farisei che convenia 
porre un uom per lo popolo a’ martìri.120

E a tal modo il socero si stenta 
in questa fossa, e li altri dal concilio 
che fu per li Giudei mala sementa».123

Inferno, Canto XXIII

Gustave Doré, Inferno: Canto XXIII, 117-120 (1857)

Inferno, Canto XXIII: Caifas crocifisso a terra nella boglia degli ipocriti, in una incisione di Gustave Doré (1857) per la Divina Commedia.



La «mala sementa» di cui scrive Dante (v. 123) allude alla distruzione del Tempio da parte dei Romani e alla diàspora, punizione per la scellerata azione di Caifas e del Sinedrio che ricade sull’intero popolo ebraico. Lo stesso Dante scrisse però anche, nella Monarchia (1312), che Caifas, come Erode, inviò Gesù a Ponzio Pilato per «celeste deliberazione», facendone in tal modo strumento divino del sacrificio necessario a liberare l’uomo dal peccato originale:

Di qui nasce che Erode, benché non sapesse quello che si faceva, come ancora Caifas non seppe quel che si disse, di celeste diliberatione rimandò Cristo a Pilato a g[i]udichare, chome parla Lucha nel suo Vangelio.


Monarchia, Libro II Capitolo XI (traduzione dal latino di Marsilio Ficino, 1468)
Immagine in alto: il pirata Barbanera (Robert Newton), un autentico “caifasso”, e Edwina Mansfield (Linda Darnell) nel film Blackbeard The Pirate (1952).
  1. [1]G. Tasso, (op. cit.)
  • “caifasso” in Bosco, Umberto, Lessico Universale Italiano. Istituto della Enciclopedia Italiana, 1968.
  • caifasso“in Vocabolario online. Treccani. Web.
  • caifasso” in Dizionario di Italiano. Hoepli. Web.
  • caifasso” in Dizionario Italiano Olivetti. Web.
  • G. Tasso, Enciclopedia Ecclesiastica. Venezia, 1855. Pag. 27
  • Caifas” in Mazzamuto, Pietro. Enciclopedia Dantesca. Treccani, 1970.