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biroccio

In dizionario, mezzi di trasporto di Silvio DellʼAcqua

carro a due ruote a trazione animale per il trasporto di cose (e occasionalmente di persone); variante di baroccio o barroccio; dal latino *birotium, composto di bi– (due) e rota (ruota); per estensione un’automobile sgangherata, “carretta”.

Passa il biroccio tra le viti e li olmi

Giovanni Pascoli, La Canzone del Paradiso (I) in Le Canzoni di re Enzio (1908).

Il biroccio era solitamente realizzato in legno, con ampio pianale di carico e trainato da un cavallo, un asino o una coppia di buoi. Al di là delle caratteristiche del carro, il termine biroccio era legato anche al tipo di impiego: a differenza di un qualsiasi carro agricolo, che era un cespite della famiglia contadina o dell’azienda agricola, il biroccio era condotto da un birocciaio (o barocciaio), piccolo imprenditore di classe sociale umile, proprietario del mezzo, che effettuava trasporti e consegne per conto terzi. Il birocciaio era quindi equiparabile alla moderna figura del “padroncino” nel trasporto su gomma.

Per estensione, in passato il termine biroccio era utilizzato ad indicare anche altri tipi di vettura, sia a due ruote come il calesse[1][2] (che è però per il trasporto di persone), sia a quattro ruote come il cabriolet.[3] Il diminutivo biroccino (o baroccino) poteva indicare invece un piccolo carro a due ruote per il trasporto di persone, come il calesse o il calessino, o un carretto a mano di piccole dimensioni utilizzato dai venditori ambulanti. Del resto, in mancanza di uno standard sulle caratteristiche e la nomenclatura dei carri, queste denominazioni avevano contorni definiti dall’uso locale, più che dalle caratteristiche del veicolo.

Il termine biroccio è rimasto nell’uso moderno ad indicare in modo ironico, per analogia con il frugale carretto a trazione animale, un’automobile o altro mezzo a motore sgangherato, traballante o particolarmente economico:

…mentre l’Ultramobile – strano trabiccolo simile ad un biroccio senza cavalli – mostra caratteristiche tutte nuove.

da Luigi Sardi, Battisti, De Gasperi, Mussolini: tre giornalisti all’alba del Novecento (Curcu & Genovese, 2004) pag. 282.

Tu sei l’omarino del biroccio plebeo. L’alfista è l’auriga del Carro del Sole: è Fetonte.

da Giovannino Guareschi, “diario di viaggio” in La famiglia Guareschi #2 1953-1968 Milano: RCS (2012). pag. 554

Baroccio o biroccio

Sebbene biroccio sia riportato dalla 4ª edizione del Vocabolario degli Accademici della Crusca (1729-38) come sinonimo di baroccio, ossia «sorta di carretta piana a due ruote», sembra che l’uso toscano facesse – annota Prospero Viani nel suo Dizionario dei presunti francesismi del 1858  – «notevole differenza tra baroccio e biroccio».[4] Viani riporta infatti il parere dell’agronomo e pedagogista Raffaello Lambruschini (1788 – 1873) e del linguista Nicolò Tommaseo (1802 – 1874), secondo i quali il baroccio sarebbe «vettura da contadini o da portar robe qua e là», mentre il biroccio sarebbe una «vettura più signorile», una «specie di calesse». Anche l’abate fiorentino Modesto Rastrelli in una nota al suo poemetto giocoso Il palio degli asini, stampato a Firenze nel 1791, sostiene che il Vocabolario della Crusca confonda le due voci. Se da una parte si trova d’accordo con gli Accademici sul fatto che il baroccio sia una carretta a due ruote, egli sostiene invece che il biroccio fosse una carrozza scoperta a quattro ruote, vettura nota in francese come cabriolet: «Guai se il biroccio diventassi una carretta!»[5]  Dal canto suo, Viani sembra non essere d’accordo con nessuno di loro: citando infatti il titolo del pometto di Rastrelli, commenta sardonico che il Palio degli Asini «qui lo vincono tutti».
Il palio degli asini

Frontespizio de Il Palio degli Asini di Modesto Rastrelli (1791).



Foto in alto: carro con buoi ad Assisi nel 1938, foto di Domenico Anderson (1854-1938). [PD] Commons


  1. [1]Lambruschini, cit. in Viani (op. cit.)
  2. [2]cfr. “calesse” in Sinonimi e contrari. Treccani. Web.
  3. [3]Rastrelli, cit. in Viani (op. cit.)
  4. [4]Prospero Viani, (op. cit.)
  5. [5]Nota al Palio Degli Asini di Modesto Rastrelli (Firenze, 1791), pagg. 52-53.
  • biroccio” in Vocabolario online. Treccani. Web.
  • barroccio” in Vocabolario online. Treccani. Web.
  • BAROCCIO, e BIROCCIO” in Vocabolario degli Accademici della Crusca, 4ª ediz. 1729. Vol. 1 pag. 390
  • Viani, Prospero “Baroccio” in Dizionario di pretesi francesismi e di pretese voci e forme erronee della lingua italiana, Le Monnier, 1858. Volume 1 pag. 196.
  • baroccio e carro agricolo” in Taccuini Gastrofisici, Web.