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anemoia

In dizionario, parole d'autore, voci dall'inglese di Silvio DellʼAcqua

(s. f. invar.) smarrimento nostalgico, perdita del senso del tempo e della memoria: termine di origine recente usato in ambito psicologico, letterario o filosofico-poetico per indicare una condizione di confusione, spaesamento o oblio interiore, spesso accompagnata da un sentimento di nostalgia indefinita e di disconnessione dal tempo presente. Il termine anemoia è un neologismo coniato nel 2012 dallo scrittore statunitense John Koenig all’interno del progetto The Dictionary of Obscure Sorrows (Dizionario delle tristezze senza nome), raccolta di parole inventate per nominare emozioni prive di nome. Koenig lo forma per fusione analogica di amnesia (“perdita di memoria”) e paranoia (“distorsione percettiva o ossessione»), con l’intento di designare «la sensazione di aver già vissuto il momento presente, ma non in questa vita» (the feeling that you’ve lived through the present moment before — but not in this lifetime). Il termine si è poi diffuso nei linguaggi artistici e digitali come metafora di nostalgia atemporale o memoria disorientata, ed è talvolta reinterpretato in chiave poetica come “ricordo di qualcosa che non è mai accaduto”. In alcune accezioni poetiche o artistiche contemporanee designa la sensazione di ricordare un passato che non è mai esistito, o di vivere all’interno di un ricordo immaginario. L’etimologia greca apparentemente sottesa (a- privativo + m­nēmonía, “memoria”) non è alla base della sua formazione moderna, ma contribuisce al tono pseudo-filosofico e neologizzante del termine. Diffuso in inglese e, per prestito, anche in italiano, in ambiti artistici, musicali e letterari (musica ambient, arti visive, narrativa esistenziale). Compare frequentemente nei social media e nei linguaggi poetici digitali per esprimere una nostalgia confusa, un senso di malinconia atemporale o di memoria senza oggetto.

Amenoia e saudade

Per affinità emotiva, anenmoia può ricordare il termine portoghese saudade, ma se ne distingue profondamente per natura e struttura. Mentre saudade esprime una nostalgia consapevole, radicata nella memoria e nel desiderio, anemoia rappresenta uno stato di smarrimento temporale, in cui la mente non distingue più fra passato, presente e possibilità immaginate. Nella cultura portoghese e brasiliana, saudade può indicare non solo la mancanza di ciò che è stato, ma anche una nostalgia del possibile – di ciò che non è accaduto, o persino di un futuro sognato ma irraggiungibile. In questo senso, mentre la saudade custodisce il ricordo e lo sublima, l’anemoia lo dissolve, trasformandolo in un sentimento di perdita senza oggetto, di memoria che non sa più a cosa appartiene.


Foto di Dmytro Soroka su Unsplash