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No grazie

no grazie

In dizionario di Silvio DellʼAcqua

Nucleare_no_grazienel linguaggio comune, cortese declinazione di un’offerta (con il significato di «no, ma grazie lo stesso»). L’espressione è tipicamente utilizzata, con intento ironico, negli slogan che proclamano contrarietà: «no grazie» è la risposta standardizzata ad una domanda retorica che ha lo scopo di evidenziare l’oggetto della contestazione («Aumento tasse? No Grazie»). L’espressione fu introdotta in Italia nel 1975 con il simbolo del Movimento Anti–Nucleare, il “sole che ride” (smiling sun): «Energia nucleare? No grazie», dall’originale danese «Atomkraft? Nej Tak». Creato in Danimarca nel 1975 come logo del movimento, il simbolo del “sole che ride” fu presto adottato in tutto il mondo dai vari rami nazionali, compreso quello italiano. Lo slogan “no grazie” ebbe forse origine in Germania una decina di anni prima, nell’ambito delle contestazioni sessantottine: sulla facciata di uno dei più antichi e prestigiosi licei classici di Berlino ovest, il GoetheGymnasium nel quartiere alto-borghese di Charlottenburg-Wilmersdorf, venne appeso un grande striscione con la scritta «Latein? Nein, Danke!» (Latino? No, grazie”) per protestare contro l’insegnamento del greco e del latino, visti come caposaldo di una cultura conservatrice da superare. Gli ambientalisti, qualche anno più tardi, avrebbero sostituito il Latein? con Atomkraft? Altri attribusicono invece all’espressione no grazie origine americana («No thanks», v. Castellani Pollidori, op. cit.).

Oggi diradato, l’uso politicamente connotato dell’espressione no grazie enfatizza la contrapposizione con l’avversario (“Loro sì, noi no!”) tipica della politica populista e di bassa lega:

Torniamo alla leva obbligatoria? No grazie!

Slogan di “Forza Italia” del 1996 circa.


Foto sopra: attiviste ad una dimostrazione antinucleare in Germania, 2011 (Hermann/Pixabay).