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debacle scioglimento ghiaccio

débâcle

In dizionario, lessico politico, voci dal francese di Silvio DellʼAcqua

(s.f) “disgelo”; (fig.) “umiliante sconfitta” (es. «La debacle del Movimento 5 Stelle, i grillini mai così in basso» TPI News, 27/5/2019); impropriamente anche “dibattito”. Deriva dal francese débâcle (derivato di débâcler, “sbloccare”, “sgelare”, a sua volta contrario di bâcler, “fermare”) originariamente (XV secolo) con il significato di “liberazione di un porto dai battelli che lo ostruiscono”, poi (1690) con quello di “scioglimento”, riferito al disfacimento di lastroni di ghiaccio su laghi o fiumi e al conseguente flusso di piena o alluvione:

…entendez-vous ce craquement profond et formidable? C’est la débâcle! c’est la Néva qui s’écroule! c’est le fleuve qui reprend son cours! c’est l’eau vivante, joyeuse et terrible qui soulève la glace hideuse et morte et qui la brise!
… senti questo profondo e formidabile scricchiolio? È la débâcle! è la Neva che crolla! è il fiume che riprende il suo corso! è l’acqua viva, gioiosa e terribile che solleva il ghiaccio orribile e morto e lo spezza!


Victor Hugo, Napoleone il piccolo (1852)

Nel significato letterale, geologico, il termine viene mutuato dalla lingua inglese (nella grafìa debacle) dal 1802, mentre è registrato (tra le voci francesi, però) dal dizionario francese–italiano di Annibale Antonini già dal 1752 come «il disciorsi, che si fa del ghiaccio nei fiumi».[1]

Dal XIX assume anche il significato figurato di rivoluzione (citato nel Dictionnaire universel de la langue françoise di Boiste, 1803), con probabile richiamo all’immagine della dirompenza della piena dopo il disgelo; dal 1840 c.a anche quello, sempre figurato, di “disfatta”, “totale sconfitta” e infine, dal 1920, anche di “diarrea” (con evidente, ironico riferimento all’onda di piena).

battaglia di Sedan

Soldati bavaresi si scontrano con la fanteria di marina francese nel villaggio di Bazeilles, durante la battaglia di Sedan del 2 settembre 1870 (Richard Knötel, 1900).

Il significato più diffuso è quello di “sconfitta”, alla cui affermazione anche al di fuori dell’ambiente francofono contribuì il romanzo di Émile Zola, La débâcle (La disfatta) pubblicato nel 1891, che racconta della schiacciante disfatta francese da parte delle forze germaniche nella battaglia di Sedan del 1870 durante la guerra franco–prussiana.

In italiano, nel linguaggio corrente e giornalistico, ha assunto anche il significato improprio di “dibattimento”, “disputa”, querelle, probabilmente solo per somiglianza con la parola “dibattito” (es: «Continua la débâcle tra il Ministro dell’Interno e il regista siciliano…» Popcorntv, 18/8/2018 ); uso che si riscontra però anche in spagnolo («… esto fue lo que desencadenó la debacle entre ellos»[2])

La Débâcle di Émile Zola



Grafia

Sebbene la grafia corretta in francese sia débâcle, in italiano viene spesso scritto débacle per mancanza dell’accento circonflesso nell’alfabeto, o addirittura debacle. Quest’ultima grafia è quella utilizzata in inglese, lingua il cui alfabeto non prevede segni diacritici se non nei prestiti linguistici.

embâcle e debâcle

Nel lessico geologico il contrario di débâcle è embâcle, che si riferisce appunto alla formazione del ghiaccio il cui successivo scioglimento darà luogo ad una débâcle:

…dopo un breve accenno all’andamento delle temperature nell’inverno del 1929 e delle circostanze idrauliche e idrologiche del Po e dei suoi affluenti, studia il formarsi del ghiaccio nel fiume, illustrando il fenomeno della débâcle e della embacle e le alterazioni da queste apportate al regime.

da Bollettino della Reale Società geografica italiana, 1932.


  1. [1]Antonini, Annibale. Dictionnaire françois, latin & italien Venezia, 1752. Tomo II, pag. 169.
  2. [2]da La otra mitad del códice di Juan Octavio Schietekat Ballesteros, 1996. Pag. 53.