anche rimpasto ministeriale o semplicemente rimpasto: rimaneggiamento, mutamento della formazione di un governo attraverso la sostituzione o spostamento di uno o più ministri o sottosegretari, che avviene senza le dimissioni dell’intero gabinetto. Il rimpasto avviene quando il capo del governo, ossia il presidente del consiglio dei ministri o una carica equivalente (primo ministro, o cancelliere federale in Germania) chiedono ed ottengono la revoca dei singoli ministri senza che si apra una crisi di governo. Scopo del rimpasto è solitamente rilanciare l’immagine del governo di fronte all’opinione pubblica, a seguito ad esempio di una sconfitta dello stesso ad un referendum o ad una perdita generale di consenso, oppure risolvere dissidi non altrimenti conciliabili tra uno o più componenti e/o la presidenza.
Nel pomeriggio il rimpasto ministeriale verrà ufficialmente annunziato, dopo di che i nuovi ministri che saranno tutti a Roma, compreso il nuovo ministro della Guerra generale Caviglia, che giungerà domattina, presteranno giuramento nelle mani del Re.
da “Il Rimpasto” in La Stampa, venerdì 17 gennaio 1919. Pag. 1.
Per questo motivo talvolta gli stessi fautori di un rimpasto preferiscono utilizzare espressioni eufemistiche come “avvicendamento”, “riorganizzazione”, “staffetta” e simili. In epoca fascista la propaganda preferiva utilizzare il termine rotazione, che dava l’idea di un avvicendamento programmato e trasparente. In effetti le “rotazioni” avvenivano piuttosto spesso, ma erano ad esclusiva discrezione del primo ministro Benito Mussolini.
Nel linguaggio comune e giornalistico, un rimpasto non è esclusivamente ministeriale ma può essere — per estensione — il mutamento di una formazione di governo locale (giunta comunale o regionale), un cambio ai vertici di una organizzazione o un’azienda o ancora un cambio tra i membri di una squadra sportiva.
Derivati
in ambito non ministeriale
- rimpasto aziendale: un cambio nella dirigenza di un’azienda;
- rimpasto di giunta: riorganizzazione in una giunta locale (comune o regione) per revoca di uno o più assessori.
accrescitivi
diminutivi
- minirimpasto o mini–rimpasto: diminutivo utilizzato dagli anni ’70 per indicare una riorganizzazione di entità limitata («Ma sarà sufficiente questo minirimpasto?» La Stampa, 24 novembre 1978, pag. 26);
- rimpastino: altro diminutivo per riorganizzazioni che coinvolgono pochi elementi («Appendino, il rimpastino continua», Corriere della Sera (Torino) 22 gennaio 2019 ).
Origine
Il termine rimpasto, di origine gergale benché oramai accettato anche dai manuali di diritto costituzionale, è attestato in tal senso dal 1851 (Sabatini Coletti) ma deriva dall’uso figurato della parola rimpasto, a sua volta derivato da rimpastare (XVIII secolo) ossia “impastare di nuovo”, che indica l’azione di rimpastare o la stessa cosa rimpastata e, già allora, utilizzata in senso figurato per un rimaneggiamento in genere, ad esempio di un testo:
L’essersi però i Greci in tal maniera di Poesia legati per lo più, quali a modo di centone, a versi d’Omero, e ad un rimpasto di essi, cagionò, che poco si considerassero, nè venissero computati co’ Satirici Latini.
da De gli anfiteatri, e singolarmente del Veronese, libri due (1728). Volume 1º, pag. 77.
In alte lingue
L’accostamento figurato all’azione del “rimpastare” esiste anche in tedesco con la parola Umbesetzung. Curiosa è la metafora in svedese, “arredare”. In spagnolo e portoghese si preferisce “riaggiustare”.
- francese: réaménagement (“riorganizzazione”), réaménagement ministerial, remaniement (rimaneggiamento);
- inglese: reshuffle, reshuffling (“ridistribuzione”), reorganization (“riorganizzazione”);
- olandese: herschikking (“riallocazione”, “riassegnazione”); verschuiving (“cambio”);
- portoghese: reajustamento (“riaggiustamento”);
- spagnolo: reajuste (“riaggiustamento”), reajuste de gobierno;
- svedese: möblera (lett. “arredare”);
- tedesco: Umverteilung (“ridistribuzione”), Umbesetzung (“rimaneggiamento”, “rimpasto”), Umbildung, Umgruppierung (“riorganizzazione”).
- [1]Risultati della ricerca su Google: “rimaneggiamento di governo” 1 610; “rimpasto di governo” 95 600 (al 07/06/2019).↩
- [2]“Pagliari e il Pd: ‘Non è un rimpasto
ci sono conflitti d’interesse’” in Repubblica — Parma. 8 febbraio 2009. Web.↩ - [3]“Rimpasto, verifica, vertice di maggioranza, crisi al buio: tornano i riti (e i fantasmi) della Prima Repubblica” in Rivista di Politica, 22/07/2013. Web.↩
- [4]“Governo, prove di rimpasto
Il premier convoca i suoi ministri“in Repubblica, 16/06/2004↩ - [5]“Governo al rimpasto L’idea del Cavaliere” in Corriere della Sera. 13/07/2011. Web. ↩
- “Glossario” in Diritto Costituzionale, Pesaro: Ed. Studio @lfa. Pag. 181.
- “rimpasto” in Vocabolario. Treccani. Web.
- “rimpasto” in Sabatini Coletti – Corriere della Sera. Web.
- “rimpasto ministeriale” e “rimpasto” in Il nuovo De Mauro — L’Internazionale. Web.
- “rimpasto” in Dizionario di Italiano — La Repubblica. Web.