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conundrum

In dizionario, voci dall'inglese di Silvio DellʼAcqua

enigma, rompicapo, dilemma.

… qualche disagio provocato dal percepire che il conundrum dei tassi alla lunga non sia forse più l’unico dilemma dello scenario americano.
— Ajassa, G. “La politica monetaria rialzista da ‘probabile’ diventa ‘possibile'” in La Repubblica 06/02/2006 pag. 4

Dall’inglese conundrum, falso latinismo che significa rompicapo, enigma, indovinello, ma anche dilemma, paradosso o situazione di stallo. Il termine inglese conundrum ha tuttavia cambiato diverse volte significato nel corso del tempo: dal 1590 fu un epiteto offensivo, probabilmente con il significato di “pedante”; dal 1600 c.a significava “capriccio” ma dal 1640 diventò uno “scherzo” o “gioco di parole”. Forse slang dell’Università di Oxford nel 17º secolo, l’origine è ignota, ma probabilmente si tratta di parola inventata: il finto-latino era infatti considerato «l’apice dell’umorismo nei circoli eruditi».[1] Il linguista austriaco Leo Spitzer ( 1887 – 1960) ipotizzò che conundrum potesse derivare dal  francese calembour, “gioco di parole”, attraverso la forma calembredaine, “linguaggio strampalato”;[2] mentre per filologo britannico Walter William Skeat (1835 – 1912) l’origine era dal latino conandrum, “cosa che deve essere tentata”.[1] Dal 1745 il termine conundrum indicava più che il classico indovinello, detto in inglese riddle, la “domanda imbarazzante”,[2] il tipico “indovinello anglosassone”[3] ossia un enigma in cui la soluzione è basata sul gioco di parole, «una strana somiglianza tra cose del tutto diverse».[1]

Ad esempio:

What did the ocean say to the beach?
Nothing, it just waved!  

Cos’ha detto l’oceano alla spiaggia?
Niente, l’ha solo salutata!


In questo caso la soluzione all’indovinello è il gioco di parole in cui to wave significa sia “colpire con le onde”, “ondeggiare” che “salutare”.


  1. [1]Douglas Harper, op. cit.
  2. [2]Rossi, G. A. op. cit.
  3. [3]Treccani, op. cit.

Immagine: foto di Emily Morter su Unsplash