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bagnasciuga

bagnasciuga

In dizionario, lessico marinaresco, parole d'autore di Silvio DellʼAcqua

linea di fior d’acqua, parte dello scafo di una nave compresa fra la linea d’immersione massima e minima, e quindi bagnata o asciutta a seconda del carico e delle condizioni climatiche: da ciò si dice bagnasciuga (attestato dal XVIII secolo). Il bagnasciuga della nave è indicato sullo scafo dalla “marca di Plimsoll”, un diagramma convenzionale che indica le linee di galleggiamento al massimo carico in riferimento alla salinità dell’acqua e delle condizioni climatiche.

  • TF: tropical fresh water (acqua dolce tropicale)
  • F: fresh water (acqua dolce)
  • T: tropical seawater (tropicale)
  • S: summer temperate seawater (estiva temperata)
  • W: winter temperate seawater (invernale temperata)
  • WNA: winter North Atlantic (invernale nord Atlantico)

Sopra: esempio di diagramma di Plimsoll con le sigle in inglese. Questo sistema fu inventato nel 1876 dal politico britannico Samuel Plimsoll, preoccupato per l’incremento dei naufragi causati dal carico eccessivo. In alto: marca di Plimsoll sullo scafo di una nave (BrinkiCC CY-SA 2.0).

Battigia

Impropriamente il termine bagnasciuga è utilizzato anche come sinonimo di battigia o battima, che è quella parte di spiaggia contro cui le onde sbattono al suolo, probabilmente perché, come lo scafo, è alternativamente bagnata o meno dal’acqua. Questa paronimia, ovvero lo scambio di significato, è comunemente attribuita ad un celebre discorso di Benito Mussolini del 24 giugno 1943, nel quale rispondeva alle voci su un prossimo sbarco degli Alleati in Sicilia, avvenuto effettivamente dopo pochi giorni (il 10 luglio, operazione “Husky“), proclamò che ogni tentativo di sbarco sarebbe stato «congelato su quella linea che i marinai chiamano del bagnasciuga, la linea della sabbia dove l’acqua finisce e comincia la terra».
battigia sulla spiaggia

La “battigia” è quella fascia di spiaggia dove battono le onde, che sta quindi tra la parte sempre sommersa e quella asciutta.



Ma quella che i marinai chiamano “bagnasciuga”, era invece la linea di fior d’acqua delle navi: la svista fece sì che il discorso fosse ricordato come “il discorso del bagnasciuga”. In questa accezione, sebbene impropria, bagnasciuga può essere quindi considerata una “parola d’autore” accidentale entrata poi nell’uso comune:

Il primo grande assalto al bagnasciuga libero

Corriere della Sera, 30 giugno 1975, pag. 1

Si dice “passeggiare sul bagnasciuga”, ma in realtà sarebbe la battigia.