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trasudeciuc

In dizionario, localismi di Silvio DellʼAcqua

(scritto anche trasudeciuck o trasu de ciuc) scherzoso o spregiativo: colore indefinito, sgradevole, sgraziato, disomogeneo; oppure accostamento di colori disarmonico. Localismo lombardo che deriva dal dialetto lombardo occidentale, in particolare milanese e pavese, trasü de ciùc (o trasü d’ciùc o trasü de ciòc a seconda delle varianti locali), che significa letteralmente “vomito di ubriaco”.

Gli inservienti dei teatri nei quali si esibiva Raffaella Carrà accompagnavano alla porta chiunque fosse sorpreso in platea con indumenti di quel colore che sta tra la melanzana e ciò che i milanesi definiscono trasu’ de ciuc, ovvero il «vomito di ubriaco».

da R. Scafuri “La maledizione viola, il colore che unisce boss e giustizialisti” in Il Giornale, 7/12/2009

…in TV detta la moda vestendo completi color trasudeciuck o spezzati giacca scozzese-pantalone arancione.

da P. Pugni, Delle gioie e delle pene (blog)

Pur essendo utilizzato preferibilmente per i colori nella gamma del violaceo o del vinaccia (per ovvi motivi), il termine non si riferisce ad una tonalità in particolare, quanto invece, ironicamente, al fatto che il colore sia indefinibile e/o ripugnante e “sporco” (nel senso di disomogeneo), come appunto il rugurgito parzialmente digerito di un avvinazzato.

“Trasü de Ciùc” è anche il nome di una folk-band milanese.