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foyer

In dizionario, voci dal francese di Silvio DellʼAcqua

ridotto (teatro o cinema); per estensione, ingresso (anche di una casa); oppure ricovero per senzatetto; o ancora abitazione condivisa per studenti. Dal francese foyer, letteralmente “focolare”.

Nei teatri, sale e cinematografi il foyer è l’ambiente dove il pubblico si intrattiene per conversare e fumare, prima e dopo lo spettacolo e durante gli intervalli; può includere un bar ed è collocato solitamente tra l’ingresso e la sala di rappresentazione/proiezione. Nei secoli scorsi era invece al primo piano, in quanto costituiva l’ingresso per i nobili da cui si accedeva ai palchetti destinati agli aristocratici.
Il "grand foyer" dell'Opera Garnier a Parigi.

Il “grand foyer” dell’Opera Garnier a Parigi.



Il foyer nacque con il teatro barocco tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo e diventò una caratteristica tipica della “sala all’italiana”, tipo di struttura teatrale particolarmente diffusa tra il XVIII e il XIX secolo. Nei foyer si tenevano anche feste da ballo o i giochi d’azzardo come tombola, carte e roulette; in particolare nel periodo rinascimentale e barocco questi ultimi erano la principale fonte di finanziamento del teatro stesso. In italiano questo spazio è detto ridotto, termine che può però avere anche il significato di “sala minore”, accanto a quella principale ed anch’essa utilizzata per le rappresentazioni (es. il “Ridotto della Scala” a Milano).

In alto: foyer del Cinema Ambasciatori di Milano, architetto Eugenio Gerli. Foto di Paolo Monti, 1970 (BEIC – Biblioteca Europea di Informazione e Cultura) [CC BY-SA 4.0]