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fotocopia

In dizionario di Silvio DellʼAcqua

correntemente, copia di un documento originale ottenuto con macchina fotocopiatrice, xerocopia; in passato copia in positivo ottenuta da un negativo fotografico; figurato: copia identica di qualcosa o qualcuno.

Il termine fotocopia è attestato sin dalla seconda metà del XIX nel lessico tecnico della fotografia per indicare una “positiva”, una stampa in positivo di un fototipo (ovvero un negativo fotografico), ottenuta con diverse tecniche o più in generale, una qualunque copia ottenuta mediante procedimento fotografico:

Sinora non si conosce nessuna sostanza pel fissaggio delle fotocopie che tolga completamente il sale d’argento.

Progresso Fotografico, 1895. (Anno II) Pag. 44

Si avrà così una fotocopia positiva, o, come si dice, una positiva.

Supplemento alla sesta edizione della Nuova enciclopedia italiana, 1899. Unione tipografico-editrice. Pag. 981



A partire dagli anni sessanta, la diffusione delle prime fotocopiatrici elettrofotografiche (dette anche xerografiche) cambiò radicalmente il modo di lavorare di molte persone, che grazie a queste macchine potevano creare copie di qualunque documento, non solo di un originale appositamente predisposto come nel caso del →ciclostile o simili, unici sistemi di copia fino ad allora disponibili. La copia così ottenuta era detta xerocopia, ma l’uso di tale termine poneva qualche problema in quanto evocava il nome Xerox®, marchio registrato della Haloid che fu primo produttore di macchine copiatrici.
Xerox 914

La Xerox 914, nota come “Ox Box”, fu la prima copiatrice xerografica di grande successo.



Si affermò così fotocopia come sinonimo –sebbene improprio– di xerocopia (Zingarelli, 1983), tuttora molto più comune di quest’ultimo. La tecnica xerografica fu gradualmente sostituita dalla combinazione scansione-stampa (a laser o getto d’inchiostro) con l’arrivo delle nuove copiatrici digitali ma il termine fotocopia continuò ad essere utilizzato indipendentemente dal procedimento: ne consegue che, mentre xerocopia è legato ad una particolare tecnica (la xerografia), fotocopia è più generico ed indica la copia di un documento a prescindere dal metodo con cui è stata ottenuta.

Usi metaforici

Il termine fotocopia è utilizzato anche in senso metaforico per indicare che una cosa o una persona è esattamente uguale ad un altra, proprio come la copia di un documento (es: «la fotocopia di suo padre»):

Il Pli rifiuta un governo fotocopia: «non durerebbe»

Corriere della Sera, 27 luglio 1986. Pag. 2


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