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totò sceicco

d’Egitto (ma che/quale…)

In dizionario di Silvio DellʼAcqua

locuzione idiomatica con la quale si nega qualcosa affermato da qualcun’altro o si risponde negativamente ad una richiesta improponibile: «ma che/quale … d’Egitto!», equivale a «ma non dire sciocchezze»; «ma sei impazzito?»

Ma quale desiderio d’Egitto! Quale turpe inganno si nasconde dietro questa mistica del desiderio!

Massimo Recalcati, Elogio dell’inconscio. Dodici argomenti in difesa della psicoanalisi (Mondadori, 2012) p. 54

L’origine della locuzione fa probabilmente riferimento all’Egitto come “luogo lontano” per antonomasia, sia geograficamente che culturalmente: un luogo esotico, al di là del mare, dai costumi molto diversi dai nostri e quindi «stravaganti e inaccettabili» (De Rienzo[1]), come l’affermazione o la richiesta che si intende negare. Gian Luigi Beccaria, nel libro Sicuterat scrive: «Credo che alla fortuna popolare di Egitto nel senso di indeterminato luogo ‘lontano’ abbia decisamente contribuito la cultura biblico–ebraica. Perfetto sinonimo di va al diavolo! era il consueto va in Egitto! (equivalente di del diavolo anche nella frase stereotipata Che … d’Egitto)».[2] Secondo questa ipotesi, l’espressione richiamerebbe le dieci piaghe d’Egitto con cui, secondo l’Esodo,  Dio convinse il Faraone a concedere agli ebrei la libertà di partire: qualcosa di terribile, quindi, che non si può accettare (De Rienzo[1]).

All’affermazione della locuzione, nella prima metà del Novecento, può aver contribuito anche l’ondata di “egittomania” che in quegli anni pervase la cultura, nell’arte e nella moda, rafforzata dalla esposizione franco–egiziana del 1911 al Louvre di Parigi e dalla notizia della scoperta epocale, nel 1922, della tomba di Tutankhamon da parte degli archeologi Lord Carnarvon e Howard Cartier. L’espressione fu più volte utilizzata anche nei film di Totò (Antonio De Curtis 1898 — 1967):

— Antonio (Totò): «E va bene! Io tocco! Ma lei perché me fa il ritocco?»
— on. Trombetta: «Ma che ritocco d’Egitto! Fate la cortesia! Oh!»

 dal film Totò a colori (1952)[3]

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— frate bersagliere (Totò): «Ma quale giardino zoologico d’Egitto! Questi sono uomini che servono per guerreggiare!»

dal film Il giorno più corto (1962)[4]


  1. [1]De Rienzo, Giorgio “Scioglilingua” in Corriere della Sera, 2 settembre 2005. Web
  2. [2]Beccaria, Gian Luigi Sicuterat. Il latino di chi non lo sa: Bibbia e liturgia nell’italiano e nei dialetti. Garzanti, 2002.
  3. [3]cfr. Caldiron, Orio Totò a colori di Steno: il film, il personaggio, il mito pag. 184
  4. [4]cfr. Pintaldi, Adriano Aldo Fabrizi. Arte romana: al cinema e in cucina (Maggioli, 2012). Pag. 91 [external-link]

Immagine sopra: fotogramma dal film Totò Sceicco (1950).