(abbreviato cosmo, pl. cosmos) appartenente alla controcultura giovanile dei “cosmobimbi”, la cui diffusione fu limitata alla città di Pavia nella decade degli anni ’80. I “cosmobimbi” erano vagamente ispirati alla corrente hippie degli anni ’60–’70, con la quale avevano in comune l’ascolto di rock psichedelico (Jim Morrison), musica afro e raggae (Bob Marley); il mito delle droghe leggere ed un proclamato, vago pacifismo. Il look di riferimento dei “cosmobimbi” attingeva elementi da altre sottoculture, come l’uso dei blue jeans tipico dei “paninari” (marca Roy Roger, anche se meno costosi dei Levi’s “Mod. 501” preferiti da questi ultimi) portati corti e stretti alle caviglie e la pettinatura “afro” di ispirazione invece funk (capelli voluminosi, a fungo). Anche la personalizzazione della Vespa con bauletti e stereo è un chiaro riferimento alla corrente “mod”, ma con stile proprio, più provinciale, senza cromature e con l’uso di bauletti colorati. La Vespa, nella versione “ET3 Primavera”, era un tipico mezzo di trasporto del “cosmobimbo” insieme ad utilitarie come la Renault 4 e le Citroën 2CV e Dyane 6. Simboli ricorrenti erano lo “yin e yang” (anch’esso mutuato dall’immaginario hippie), l’adesivo “vagabond” (un personaggio di schiena con la chitarra, molto comune negli anni ’80) e quello con la foglia di marijuana metallizzata (quest’ultima tipica invece del raggae).
Pur senza avere particolari connotazioni politiche, tendevano a distinguersi nello stile dai ragazzi cosiddetti “di destra”, ad esempio nell’uso di abbigliamento di fascia più economica. I “cosmobimbi” erano particolarmente invisi ai membri del Fronte della Gioventù, movimento post fascista o di destra radicale legato al M.S.I.
- Pezzali, Max 883. Stessa Storia, stesso posto, stesso bar. Segrate: Mondadori, 1999. ISBN 978-880446449-5
- Pezzali, Max I cowboy non mollano mai Milano: ISBN Edizioni, 2014. ISBN 978-887638497-4.
Foto: Citroën Dyane (makamuki0/Pixabay)