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toffolètta

In dizionario, parole d'autore di Silvio DellʼAcqua

marshmallow, caramella gommosa e spugnosa a base di zucchero e sciroppo di mais, che può essere arrostita sul fuoco (foto sopra). Neologismo coniato da Franco Cavallone, incaricato della traduzione del fumetto Peanuts di Charles Monroe Schulz per Milano Libri, che pubblicò per la prima volta il fumetto in Italia nel 1963: non esistendo un corrispettivo in italiano –per non usare l’inglese– scelse di tradurre marshmallow con una parola di fantasìa, “toffoletta”. Nel fumetto infatti, il bracchetto Snoopy ed il piccolo uccello giallo Woodstock sono soliti arrostire i marshmallow sul fuoco del campeggio, usanza tipicamente nordamericana. Il termine “toffoletta” fu poi utilizzato nell’edizione italiana del romanzo La fabbrica di cioccolato di Roald Dahl (1964) sancendone così la diffusione al di fuori dei Peanuts:

«Mr Willy Wonka can make marshmallows that taste of violets, and rich caramels that change colour every ten seconds as you suck them, and little feathery sweets that melt away deliciously the moment you put them between your lips

― Roald Dahl, Charlie and the Chocolate Factory

«Willy Wonka sa fare le toffolette al gusto di violetta, succulente caramelle che cambiano colore ogni dieci secondi mentre le mangi, bon-bon leggeri come piume che si sciolgono deliziosamente non appena li metti in bocca.»

— traduz. italiana di R. Duranti


Se “toffoletta” come traduzione di marshmallow può essere considerato un neologismo, esisteva però già il cognome veneto “Toffoletto”, variante di “Toffolo” (attestato sin dal 1626 a Gemona, Friuli–Venezia Giulia) che deriva probabilmente da una forma abbreviata di “Cristoforo”.

In alto: un marshmallow arrostito (Evan-Amos/Commons).