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pannolenci

In acronimi, dizionario, eponimi di Silvio DellʼAcqua

detto anche panno lenci o semplicemente lenci; stoffa non tessuta costituita da feltro di lana di pecora cardata o pelo di capra mohair, più recentemente anche di fibre di poliestrere mediante procedimenti industriali. Commercializzato in svariati colori, è simile al feltro ma più morbido, leggero e sottile (massimo 1 — 1,5 mm, oltre è detto “feltro”). In quanto “non tessuto”, privo quindi di trama ed ordito, come il feltro non tende a sfilacciarsi al taglio e non necessita quindi di orli o cuciture di finitura.

Il nome pannolenci deriva dal composto di panno (pur non essendo il pannolenci tecnicamente un panno, essendo non tessuto) e “Lenci”, nome dell’azienda torinese che per prima produsse nel 1919 questo materiale, derivato dal perfezionamento del feltro Borsalino e destinato alla confezione di bambole. A sua volte il nome Lenci, registrato a Torino nello stesso anno come marchio di fabbrica, era sia acronimo del motto dell’azienda «LUDUS EST NOBIS CONSTANTER INDUSTRIA», sia il soprannome di Helen König (da Helenchen, dininutivo di Helen), artista autrice delle prime bambole Lenci e moglie del fondatore Enrico Scavini.
bambola Lenci al museo del giocattolo di Bad Lauterberg im Harz

Bambola Lenci, museo del giocattolo di Bad Lauterberg im Harz (2).



Immagini:

  1. foto copertina: _Alicja_/Pixabay
  2. bambola Lenci: foto Pierre Grandziel, ProMediaTeam Ltd. [CC BY-SA 3.0] Commons