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notte bianca

In dizionario di Silvio DellʼAcqua

(dal francese nuit blanche) insieme di iniziative culturali e di intrattenimento che si svolgono in una città nel corso di una nottata. Di solito comprende vari spettacoli, l’apertura prolungata dei negozi, un servizio straordinario di mezzi pubblici e/o e la chiusura di alcune aree al traffico veicolare. L’espressione fa riferimento al fenomeno delle “notti bianche” per cui, circa da metà maggio a metà luglio, la città di San Pietroburgo è illuminata dalla luce del crepuscolo fino a tarda notte per effetto della latitudine subpolare e della rifrazione atmosferica. Il fenomeno deve la sua popolarità in buona parte al romanzo Le notti bianche di Dostoevskij (1848), ambientato appunto a San Pietroburgo e dal quale fu tratto, tra gli altri, l’omonimo film italiano di Luchino Visconti (1957, con M. Mastroianni).

"Vele scarlatte", San Pietroburgo 2007

La festa delle “vele scarlatte” a San Pietroburgo nel 2007 (Orino-art/Commons GFDL).

In questo periodo, potendo godere di molte più ore di sole, la vita della città è ancora più attiva e vi si tiene un “festival delle notti bianche” accompagnato da fuochi d’artificio e numerosi eventi tra i quali il celebre passaggio di una nave dalle vele rosse (“scarlet sails”), tradizione risalente alla fine della seconda guerra mondiale (quando la città si chiamava Leningrado) e ispirata ad un libro per bambini di Alexander Grin, Scarlet Sails (1922)Dalla fine degli anni ’80 in Europa iniziarono a tenersi simili manifestazioni notturne a sfondo culturale, come la “notte delle arti” del 1989 a Helsinky (Finlandia) e il festival detto “Les Allumées” (Gli Illuminati), tenuto a Nantes (Francia) dal 1989 al 1995 e diffusosi poi in altre città. Dal 1997, nella Berlino riunificata, si tenne la prima “Lange Nacht der Museen” (lunga notte dei musei), manifestazione anch’essa diffusa poi in tutto il mondo.

La prima città europea ad adottare il nome “Nuit Blanche” (notte bianca) per un festival notturno fu Parigi nel 2001, su inziativa del sindaco Bertrand Delanoë, seguita da Roma l’anno successivo. Da ciò l’usanza si diffuse a gran parte delle città europee e in Italia anche centri relativamente piccoli festeggiano oggi la propria “notte bianca”. Dal 2006 alcune capitali europee (Bruxelles, Madrid, Parigi, Riga e Roma) si sono associate in una rete di progetti chiamata Notti Bianche d’Europa, redigendo una carta d’intenti e pianificando insieme alcuni progetti d’interesse comune.


foto: Parigi, notte bianca del 2011, installazione luminosa dell’artista Renaud Auguste-Dormeuil a Montmartre (paris17/Commons CC–BY 2.0).