nel gergo militare piccola fortificazione in cima ad una altura (un monte, un colle, uno scoglio); nell’uso comune casa vecchia e disagiata, fatiscente:
La bicocca era isolata, appollaiata in cima alla rupe; un profondo silenzio regnava tutto intorno.
L. De Kerany, Guardiani del faro (Salani, 1941)
Anticamente la bicocca era una roccaforte o un piccolo castello in cima ad un’altura o comunque un luogo elevato, probabilmente dallo spagnolo bicoca (o bicoco) che indicava la garitta di vedetta, a sua volta dal germanico biche, punta (da cui anche l’italiano “picco”):
Il quartiere milanese di Bicocca prende infatti il nome da un castelluccio chiamato “Bicocca degli Arcimboldi” (sotto), dimora di campagna della famiglia Arcimboldi di Parma, costruito intorno al 1450 durante la Repubblica Ambrosiana (1447 — 1450).
L’edificio dette il nome anche ad una sanguinosa battaglia che si combattè nelle sue vicinanze il 27 aprile del 1522, ricordata appunto come la “battaglia della Bicocca”, durante la IV Guerra d’Italia (1521 — 1526). Nella Bicocca alloggiavano gli uomini di Prospero Colonna (1452 — 1523), condottiero al servizio della Spagna. L’esercito spagnolo di Carlo V d’Asburgo sconfisse le forze francesi di Francesco di Valois, che contarono oltre tremila caduti: da questa disfatta, preludio alla definitiva sconfitta della battaglia di Pavia del 1525, nacque il detto francese «c’est una bicocque», per indicare un luogo di scarso valore strategico a fronte dello sforzo per conquistarlo. Così racconta infatti lo storico milanese Pietro Verri (1728 – 1797):
La battaglia della Bicocca è rimasta nella memoria de’ Francesi, i quali per significare che un sito costerebbe molto sangue, e gioverebbe poco acquistandolo, soglion dire: “c’est une bicocque”. La conseguenza di tal giornata fu che i Francesi intieramente perdettero il Milanese.
Pietro Verri, Storia di Milano, 1798 – Tomo II, cap. XXIII pp. 186-189
Per estensione, bicocque divenne anche sinonimo di “postaccio”, “baracca”, pur mantenendo il significato originale di “castelluccio” riportato ancora nel 1802 dal Dizionario Francese–Italiano di J.L.B. Cormon e V. Manni:
Ciò contribuì, anche in italiano, allo slittamento semantico dal significato di “fortificazione”, “edificio su un’altura” proprio del lessico militare a quello di “casupola misera e cadente” nel linguaggio comune. Curiosamente per gli spagnoli, che invece alla Bicocca avevano vinto, il termine bicoca assunse il significato opposto, ossia di facile vittoria, di qualcosa conquistato senza sforzo.
La Bicocca di Milano
Dagli inizi del Novecento quello che oggi è il quartiere Bicocca divenne il centro dell’area industriale che si era rapidamente costituita nella zona tra il comune di Greco e Sesto San Giovanni, luogo simbolo dell’industrializzazione della Lombardia ed elemento trainante dell’economia italiana: fu sede degli stabilimenti Pirelli (che ebbe la propria sede proprio nella Bicocca degli Arcimboldi), Ansaldo, Breda; nel 1929 vi fu costruito il Centro Traumatologico Ortopedico. A partire dagli anni ’70 ebbe inizio una fase di deindustrializzazione dell’area e delocalizzazione delle industrie esistenti, che aprì un dibattito sul recupero e la conversione delle vaste aree dismesse. Il progetto di riqualificazione, caratterizzato da incertezze strategiche e da lunghi corsi decisionali, fece della Bicocca una «zona di trasformazioni per antonomasia» (Dell’Acqua–Pavone, op. cit.). Oggi la Bicocca è un quartiere di residenze ed uffici, vi si trova l’Università degli Studi di Milano–Bicocca (fondata nel 1998) e del Teatro degli Arcimboldi (2002).
La Bicocca di Novara
Anche il quartiere sud–est di Novara è chiamato Bicocca e prende il nome dalla chiesa parrocchiale di Santa Maria alla Bicocca, così detta perché inizialmente cosisteva in una piccola cappella (detta “degli Spagnoli”) edificata dopo la metà del XVI secolo a servizio di un piccolo sobborgo. Anche questa località dette il nome ad una battaglia, quella di Novara detta anche “della Bicocca” combattuta il 23 marzo del 1849: fu lo scontro decisivo della Prima guerra d’indipendenza italiana durante il Risorgimento, vinto dalle forze austriache del maresciallo Josef Radetzky contro l’armata piemontese del generale polacco Wojciech Chrzanowski. Così racconta lo scrittore Tommaso Arabia nel 1847:
Caduta Mortara, il generale in capo [gen. Michele Bes, ndr] pensò a raccogliere tutte le sue schiere intorno a Novara aspettando gli austriaci in prossimità di una cascina denominata la Bicocca. […] Radetzki in persona […] scaglia tutte le sue forze contro la Bicocca e si impadronisce del Castellazzo e della Farsata. Chrzanowski chiama tutte le riserve e ordina di assalire da tutti i lati gli imperiali; ordina al Duca di Genova di ripigliare la Bicocca, ma le due prime brigate non vollero combattere, ed il Principe potendo raccogliere a stento fra tanti fuggiaschi tre battaglioni, fu costretto a retrocedere.
Tommaso Arabia, La Nuova Italia e la sua costituzione: studii (Napoli: Saverio Starita, 1847). Pag. 127.
- Pianigiani, Ottorino “bicocca” Vocabolario Etimologico della Lingua Italiana <etimo.it>
- “Il significato di Bicocca” Residenza Arcimboldi.
- Franciosini, Lorenzo Vocabolario Italiano e Spagnolo, II Parte. Presso gli Associati, 1706. Pag. 96.
- Cormon, J.L.B, V. Manni Dizionario Francese-Italiano. Lione: B. Cormon e Blanc libraj, 1802. Pag. 69.
- “Bicocca” Dizionario De Mauro. <internazionale.it> Web.
- Dell’Acqua, Marco e Giuliano Pavone “Perché il quartiere della Bicocca si chiama così?” in 101 perché sulla storia di Milano che non puoi non sapere. Roma: Newton Compton, 2015. Pag. 35–36. ISBN 978-8854184404
- Castoldi, Massimo e Ugo Salvi Parole per ricordare — Dizionario della memoria collettiva. Bologna: Zanichelli, 2003. Pag. 47. ISBN 88–08–08878–2
- Bolocan Goldstein, Matteo. Trasformazioni a Milano: Pirelli Bicocca direttrice nord-est. Milano: FrancoAngeli editore, 2002. ISBN 978-8846442130
- Grisoni, F. “La Bicocca e la sua battaglia” Il Portale. 22 Mag. 2014. Web.
Foto in alto: LalalaB/Pixabay.