(termine desueto) contenitore con beccuccio per versare l’olio di oliva o l’aceto, in terracotta invetriata o, più recentemente, in latta: oliera. Il termine utello è citato sin dalla prima edizione del 1612 del Vocabolario degli Accademici della Crusca e nel Decameron di Boccaccio (1349-1353 circa):
Nella mano un treppiede, e nell’altra mano un’utel d’olio, con una faccellina accesa.
Decameron, novella 96.
Di etimo incerto: forse connesso con il latino ŭter, “otre” (Garzanti) o dall’arabo al uthāl, da cui anche lo spagnolo e francese aludel e l’italiano aludella (Treccani).