(o cacapensiero, s.m. spregiativo/volgare) chi si mostra sempre assorto nei pensieri, cogitabondo; chi si perde nelle elucubrazioni e trova difficoltà a mettere in pratica qualunque cosa, “segaiolo mentale“; quindi stitico nel produrre, per estensione (sempre spregiativo) scansafatiche, fannullone, perdigiorno. Da cacare (volgare)”espellere dall’ano”, nel senso figurato di “produrre”, quindi che “produce pensieri” più che azioni concrete.
D’uno spensierato non si dice forse cacapensieri?»
Annibal Caro, Lettere (XVI sec.)
…i bighelloni ed i cacapensieri che andavano al ghetto per curiosare.
A. M. Ripellino, Praga Magica (1973)
- “cacapensieri” in Vocabolario degli accademici della Crusca 4ª ed. (1729-1738). Vol 2. pag. 340.
- “cacapensieri” in Vocabolario degli accademici della Crusca 5ª ed. (1863-1923). Vol 2. pag. 340.
- “cacapensieri” in Vocabolario Online. Roma: Treccani. Web.
Foto in alto: statua a Schlosspark Biesdorf, Berlino (Pixabay).