Cosa c’è di più “clockpunk” della ferrovia privata del Re Sole, nel parco della reggia, agli inizi del ‘700?
Orfeo, ma perché ti sei voltato? Breve indagine semiseria sulla catabasi d’amore.
Dopo aver lungamente pianto l’amata Euridice, Orfeo scende nel Regno delle ombre e con la sua musica riesce a toccare i gelidi cuori di Ade e Persefone, che gli consentono di riportare in vita l’amata fanciulla, a patto che egli non si volti a guardarla fino a quando i due saranno tornati tra i vivi. E lui, naturalmente, cosa fa? Si volta e la guarda.
Perché Orfeo, ad un passo dal successo in un’impresa che mai prima di allora era riuscita ad alcuno, vanifica tutto così stupidamente?
Il prodigio di Stoccolma del 1535
Stoccolma, aprile del 1535. Gli abitanti della città assistono sbigottiti ad uno spettacolo prodigioso: quella mattina non era stato il solito sole a sorgere, ma ben cinque, sei, forse otto soli scintillavano nel cielo, accompagnati da altrettanti aloni a forma di cerchio o arco. Nella cattedrale di Stoccolma c’è ancora un dipinto che raffigura il fenomeno: oggi il “dipinto dei soli” è una delle icone della città. Cos’era accaduto?
La sbornia delle sei
Se oggi le grandi città australiane possono vantare una nightlife piuttosto movimentata, nel periodo tra la prima e la seconda guerra mondiale passeggiare per Sidney, Melbourne o Adelaide dopo le 18:00 poteva essere un’esperienza desolante: da quell’ora tutti i bar erano chiusi ex lege, il sole era ancora alto ma le strade deserte e silenziose. I Movimenti per la Temperanza …