Quando Walt Disney rapì il vicepresidente Nixon e la sua famiglia

In Dal mondo di Silvio DellʼAcqua

Walt Disney con la famiglia Nixon all'inaugurazione della monorotaia Alweg-Disneyland.

Anaheim, California, 14 giugno 1959. Al parco Disneyland, il primo della Walt Disney Company, si inaugurava la ferrovia monorotaia fortemente voluta dallo stesso Walt Disney, che vi vedeva il sistema di trasporto pubblico del futuro: nel 1971 anche il Walt Disney World Resort in Florida avrà una ferrovia monorotaia. Del resto a Walt Disney dovevano piacere i treni, dato che — si racconta — si divertisse talvolta a guidare lui stesso, in incognito, la locomotiva dell’altra ferrovia — quella “tradizionale” — del suo primo parco.

Il treno “Monorail Red” della monorotaia di Disneyland, fermo alla stazione di Disneyland Hotel nel 1963. In origine un modello Alweg Mark I, all’epoca era stato ridenominato Mark II a seguito dell’aggiunta di una vettura (Commons).

Quella di Disneyland non fu la prima monorotaia in America (già nel 1890 esisteva una monorotaia a vapore a Long Island) ma fu la prima “a sella” del tipo ALWEG, con ruote gommate che corrono su una rotaia (beam) di calcestruzzo. Il nome ALWEG deriva dalle iniziali del nome del suo inventore, l’imprenditore tedesco Axel Lennart WEnner-Gren, che aveva fondato nel 1953 l’azienda Alweg-Forschung, GmbH per la costruzione e sviluppo di ferrovie basate sull’omonimo sistema proprietario. La stessa azienda che costruirà la sfortunata monorotaia di Torino nel 1961.

La famiglia Nixon, Walt e Lilian Disney all'inaugurazione della monorataia Disneyland-Alweg

La famiglia Nixon, Walt Disney e sua moglie Lilian posano con il treno Alweg Mark I “Monorail Red” all’inaugurazione della monorotaia di Disneyland.

Ma torniamo al giugno del 1959. I tecnici della Alweg avevano lavorato insieme a quelli del reparto ricerca e sviluppo della Disney per progettare la prima monorotaia Disneyland-Alweg. Furono giorni stressanti quelli prima dell’inaugurazione, perché il primo treno Alweg Mark I, battezzato “Monorail Red”, si guastava di continuo e i tecnici lavoravano anche di notte per risolvere i problemi. Il secondo dei primi due treni previsti, il gemello “Monorail Blue”, non era ancora terminato. La speranza dei tecnici non era nemmeno che tutto funzionasse per quel giorno, ma che il primo treno potesse almeno fingere di lasciare la banchina della stazione e che si sarebbe guastato almeno dopo la prima curva, ormai fuori dalla vista dei giornalisti, possibilmente senza prendere fuoco davanti alle telecamere.

Il giorno dell’inaugurazione, il 14 giugno, sulla banchina della stazione di Tomorrowland per il taglio del nastro c’era nientemeno che l’allora vice-presidente degli Stati Uniti (e futuro 37º presidente) Richard Nixon, sua moglie e le loro due figlie di 11 e 13 anni. Con loro, la scorta dello U.S. Secret Service, che a dispetto del nome è un servizio di intelligence come lo si intende comunemente ma uno storico corpo di polizia federale direttamente dipendente dalla Casa Bianca, creato per la prevenzione della falsificazione della valuta, nelle cui competenze rientra però anche la protezione personale del presidente, del vicepresidente, dei funzionari e le loro famiglie.

Famiglia Nixon e Walt Disney tagliano il nastro inaugurale alla stazione di Tomorrowland.

Il taglio del nastro alla stazione di Tomorrowland.

Il vicepresidente era stato rapito. Da Walt Disney.

Curiosi di visitare un treno così meravigliosamente futuristico, i membri della famiglia vicepresidenziale entrarono nella vettura di testa, mentre la scorta rimase sulla banchina a sorvegliare il veicolo e la stazione. La giornata era molto calda e Walt Disney fece accendere la linea elettrica a 600 V per far funzionare l’aria condizionata; quindi il treno era alimentato e pronto a partire.  In cabina c’era Bob Gurr, ingegnere capo del parco, vestito da macchinista perché non c’era stato il tempo di formare i nuovi conducenti, e nemmeno di collaudare il treno che aveva fatto solo un giro completo di prova la notte precedente. Preso dall’entusiasmo, Walt decise di far fare un giro alla famiglia vicepresidenziale. Fece un cenno all’ingegnere-macchinista: «Let’s go!» disse, in un modo che — ricorda Bob Gurr — non lasciava spazio a esitazioni o questioni di sorta. Bob chiuse le porte e, pensando a tutto quello che poteva andare storto, spinse la leva. Il treno lasciò la stazione separando il vicepresidente e la sua famiglia dagli increduli e sospettosi agenti di scorta, che inziarono ad estrarre le armi e correre da tutte le parti per la banchina «come impazziti»: tecnicamente, il vicepresidente era stato rapito. Da Walt Disney.

Topolino e Minnie in prigione

Topolino e Minnie arrestati per il rapimento di Richard Nixon.

Nonostante le catastrofiche previsioni dei tecnici, andò tutto bene e il treno compì un giro completo del tracciato. Ma mentre il convoglio rallentava per fermarsi alla stazione una delle due figlie di Nixon chiese di poter fare un altro giro. «Bobby, give ‘em another ride», disse Walt Disney al conducente Bob Gurr. Il treno ripassò alla stazione di Tomorrowland dove gli agenti della scorta, vedendo che il treno riprendeva velocità anziché fermarsi, tentarono di lanciarvisi sopra senza successo. La scena fece molto ridere il vicepresidente, che al termine del viaggio inaugurale rincarò la dose: quando il treno riaprì le porte, le guardie si fiondarono all’interno ma Nixon uscì velocemente da un’altra porta. Mentre gli agenti preoccupati ispezionavano il treno senza trovarlo, Nixon era sulla banchina che rideva di gusto. «Avreste dovuto vedere le vostre facce!» disse poi Nixon agli uomini della scorta.

Bob Gurr, ingegnere capo e conducente pro-tempore del Monorail Red, disse dell’episodio: «Normalmente con le cose dei servizi segreti c’è sempre un grande piano. C’è sempre una nuova parola in codice ogni giorno. Tutta quella roba è strettamente pianificata, ma quando Walt ha detto: ‘fagli fare un giro’, non era nella sceneggiatura. Ha sconvolto tutto.»