«Più Wunderkammer che guida tradizionale, Atlas Obscura è un compendio di prodigi naturali e architettonici in grado di ispirare meraviglia e il desiderio irrefrenabile di viaggiare. Dalle grotte delle lucciole in Nuova Zelanda al gigantesco baobab in Sudafrica che ospita al suo interno un bar, dal pozzo a gradini in India che ricorda un'opera di Escher alla "festa del salto del neonato" in Spagna, Atlas Obscura ci delizia mostrandoci tutto quanto, al mondo, vi è di inaspettato, misterioso, bizzarro.»

Il tema principale è quello del mistero, i personaggi sono Streghe, Demoni, Fate, ma anche semplici mortali che si avventurano nella dimensione dell'irrazionale.

Scopriamo le loro abilità ma anche i conti, il lavoro dietro il lavoro. Giungiamo alla fine consapevoli di sapere qualcosa in più ma senza la stanchezza del viaggio.

Il libro mostra, al di là del cliché turistico di Praga, «città d'oro», tutta l'arcana sostanza, le ambiguità, il tenebrismo, il torpore, il fascino nascosto della città boema. Il capolavoro di un saggista profondamente innamorato della sua materia, ma anche struggentemente poeta in proprio. Praga narrata non solo nei suoi splendori, ma anche nelle sue ombre non meno fascinose: quelle del Quartiere ebraico, del Golem, delle taverne, degli stranieri che vi abitarono, della letteratura tedesca che vi fiorí, di Hasek e di Kafka, di Apollinaire, di Meyrink e dei dadaisti boemi.

"Gadsby" è un romanzo del 1939 di Ernest Vincent Wright. La trama ruota attorno alla morente città immaginaria di Branton Hills, che viene rivitalizzata grazie agli sforzi del protagonista John Gadsby e di un gruppo di giovani. Il romanzo è scritto come un lipogramma che non include parole contenenti la lettera "e". Sebbene autopubblicato e poco notato ai suoi tempi, il libro è un favorito dei fan della scrittura vincolata ed è una rarità ricercata da alcuni collezionisti di libri.

Anni di miracolo economico. Un viaggio nella vita del paese partendo dalla quotidianità per coglierne gli entusiasmi, la voglia di costruire e di guardare avanti.
La stagione abbagliante di un’Italia a due velocità. Da una parte un’euforia travolgente e la realizzazione e i primi sogni, il frigorifero, il televisore, l’utilitaria;
dall’altra masse che si spostano, speranze, orgoglio di farcela.
Un raccontare per dare vita ai momenti salienti: la motorizzazione di massa, Carosello, le Olimpiadi e il Giro d’Italia, le patate atomiche, la dolce vita di
via Veneto, i primi Autogrill, la dieta mediterranea, i banchetti del Quirinale. A legarli l’insolita chiave di lettura di una tavola che si fa segnale del benessere
raggiunto. Il mangiare «buono» resta il punto di riferimento, la novità è il nome curioso: alla pescatora, alla papalina, alla boscaiola, alla diavola. Ricette di
grande freschezza; ci parlano di parsimonia e di stagionalità, di lotta allo spreco.

«Questo libro, oltre a essere una escursione tra le espressioni più significative della mentalità tedesca, è anche un invito a capire gli altri per capire se stessi, fuori dai luoghi comuni e da quelle barriere di stato che non ci sono più e che qualcuno vorrebbe ancora riproporre.»

«Le nuove parole della tecnica e della politica, del parlare di ogni giorno e dei linguaggi settoriali […] le vicende delle singole parole e locuzioni, specialmente per quelle di provenienza straniera, che abbisognavano di un supplemento di informazione.»