Stati Uniti d’America. È il 1906 e il cinquantenne John Gadsby, allarmato dal declino della sua città natale, l’immaginaria Branton Hills, raduna i giovani della città per formare una “Organizzazione della Gioventù” per costruire lo spirito civico e migliorare le condizioni di vita. Nonostante una non troppo agguerrita opposizione Gadsby e il suo gruppo giovanile trasformano Branton Hills da un comune stagnante in una vivace città fiorente, attraversando la prima guerra mondiale, il proibizionismo e l’amministrazione del presidente Warren G. Harding. La trama è lieve senza essere noiosa e cela forse una parodia del socialismo, ma a parte l’essere riuscito a costruire una trama godibile senza combattimenti, azione, fatalità, dolore, sangue, tutti quegli elementi insomma che si ritrovano nella maggior parte dei romanzi più venduti, la grande difficoltà e la vera particolarità di questo libro stanno nell’essere scritto — come dice lo stesso narratore — «evitando volontariamente parole contenenti quel simbolo che è, di gran lunga, la più comune inclusione nello scrivere il nostro anglosassone così com’è oggi»: ossia la lettera “E”. In pratica è un lunghissimo lipogramma nel quale la lettera più comune nella lingue inglese è del tutto esclusa. Un handicap autoinflitto che ha costretto l’autore a sofisticati giri di parole per rispettare le condizioni della “scrittura vincolata”: nemmeno una “E”. Perché? Forse per divertimento, per spirito di sfida, per lo stesso motivo per cui la gente scala le montagne. Forse anche per dimostrare che una limitazione può diventare una risorsa. Nel 1968 il testo entrò nel pubblico dominio negli USA in quanto non era stato rinnovato il copyright dopo 28 anni dalla prima pubblicazione.
Un libro immancabile nelle Wunderkammer dei collezionisti di libri insoliti (disponibile solo in inglese).