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ras

In Campania, dizionario, localismi di Silvio DellʼAcqua

nelle lingue amarico e tigrè significa “capo”, sia nel senso di “testa”, “sommità” o “promontorio”, che in quello di “comandante”, “capitano”; dalla medesima radice semitica di rais che in arabo e urdu significa “capo”. In Etiopia ras era il titolo più nobile della corte imperiale etiope, riservato dapprima ai capi feudali delle maggiori provincie e in seguito ai più alti …

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sereticcio

In Campania, dizionario, localismi di Silvio DellʼAcqua

(localismo campano, aggettivo) raffermo, detto di pane vecchio di qualche giorno e ormai duro, secco; dal latino serus, che significa tardivo, prodotto da tempo, vecchio. Nella tradizione culinaria napoletana, come in molte altre cucine regionali italiane, il pane “sereticcio” non è considerato “da buttare” ma diventa un ingrediente per altre preparazioni, come zuppe, polpette, oppure da consumare bagnato e condito come …

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tiro (Bologna)

In dizionario, localismi di Silvio DellʼAcqua

(localismo) a Bologna, (pulsante di) apertura della porta; nell’espressione “dare il tiro”, cioè “aprire la porta”. L’origine della parola risale alla diffusione già dal settecento, nelle case bolognesi, di un sistema meccanico di chiamata (campanello) ed apertura della porta. Una corda, azionata da un pomello, permetteva a chi arrivava di annunciarsi facendo suonare una campanella all’interno della casa. Uno spioncino o una …

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trasudeciuc

In dizionario, localismi di Silvio DellʼAcqua

(scritto anche trasudeciuck o trasu de ciuc) scherzoso o spregiativo: colore indefinito, sgradevole, sgraziato, disomogeneo; oppure accostamento di colori disarmonico. Localismo lombardo che deriva dal dialetto lombardo occidentale, in particolare milanese e pavese, trasü de ciùc (o trasü d’ciùc o trasü de ciòc a seconda delle varianti locali), che significa letteralmente “vomito di ubriaco”. Gli inservienti dei teatri nei quali si esibiva …

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umarell

In dizionario, localismi di Silvio DellʼAcqua

dal bolognese umarell (s.m. omarello, ometto); è il pensionato di città che, disponendo di molto tempo libero, frequenta gli spazi pubblici cittadini diventando parte dello scenario urbano: «l’umarell è quello che adora guardare i lavori stradali…» Il termine si è diffuso dal 2005 grazie al blog Umarells di Danilo Masotti, da cui il libro Umarells 2.0. Sono tanti, vivono in mezzo a noi, ci osservano… e noi osserviamo loro dello stesso …