I guardiani dei fari
Tredici fari, da Alessandria alle Shetland. Altrettanti racconti di guardiani, capitani di navi di pietra il cui unico compito — non meno avventuroso di chi attraversa l'Oceano — è non fare perdere le altre navi.
Vedi →Schegge di tempo e uomini dentro
Pavia, dietro l'aspetto di una città a volte sonnolenta e poco avvezza ad essere citata dalle cronache attuali, nasconde una storia vivace ed avvincente, dagli insediamenti celti sino a capitale del regno longobardo. A dare lo spunto per raccontarla, un giallo ambientato ai giorni nostri: il misterioso ritrovamento di antichi manoscritti latini in una nicchia in San Pietro in Ciel d'Oro.
Vedi →Addio alle armi
La storia è ambientata in Italia, nei mesi precedenti la disfatta di Caporetto. Il protagonista, Frederic Henry è un americano che presta servizio come volontario nell'esercito italiano, con il grado di tenente, e guida un reparto di autoambulanze. Conoscerà un'infermiera, scozzese, di nome Catherine Barkley della quale si innamorerà, ricambiato, perdutamente.
Vedi →Le ragazze di pompei
«...un affresco storico che altro non è che il romanzo che storici ed archeologi aspettano da vent'anni.» Un libro che riporta in vita Pompei, in modo meticolosamente accurato dal punto di vista storico, facendola sembrare più attuale che mai.
Vedi →Aquila nella neve
Pubblicato in Inghilterra nel 1970, Aquila nella neve è considerato uno dei migliori romanzi storici sulla Roma imperiale. Fedele fin nei minimi dettagli alla verità storica – «splendide le sue descrizioni delle azioni militari combinate a una magistrale caratterizzazione dei personaggi» – Wallace Breem ci racconta il lento declino dell’Impero romano con un ritmo che lascia senza fiato.
Vedi →L’ultima offensiva
Il primo romanzo di Giovanni Melappioni, uno degli autori di Laputa. Ambientato nelle Ardenne del 1944, ci racconta storie di uomini che, intrappolati dalla guerra, lottano per non perdere la propria umanità. Molto curato dal punto di vista storico e filologico, è intriso della grande conoscenza storica dell'autore senza per questo perdere la godibilità della narrazione.
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