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Beatty, Nevada. La città dove non si facevano domande

In Città, Geografia insolita di Silvio DellʼAcqua

Una cittadina a due passi dalla Valle della Morte, sperduta nel deserto del Mojave, che incarna perfettamente il mito della “frontiera” americana: grazie al proprio spirito di adattamento, ha saputo reinventarsi più volte sopravvivendo al collasso dell’attività mineraria ed al mutare delle condizioni sociali ed economiche. Ma anche un luogo che negli anni ’60 celava molti segreti «dietro quelle pompe di benzina e quelle chiese».

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Denominazioni stradali generiche in catalano

In Città, Elenchi, Toponomastica di Silvio DellʼAcqua

Chi è stato a Barcellona, Valencia o alle Baleari, guardando le targhe stradali avrà notato che lì le vie non si chiamo “calle” e le piazze non si chiamano “plaza” come nel resto della Spagna: troviamo infatti termini come “carrer”, “avinguda”, “plaça”… Sono le denominazioni stradali in lingua catalana. Vediamo quante sono e cosa significano.

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Denominazioni stradali generiche in spagnolo

In Città, Elenchi, Toponomastica di Silvio DellʼAcqua

Chi è stato in un paese di lingua spagnola avrà notato che i termini “calle”, “avenida” e “plaza” sono l’equivalente di “via”, “viale e “piazza” della toponomastica italiana: sono le denominazioni stradali generiche. Ma esistono molti altri termini come “bulevar”, “callejón”, “corredera”, “rambla”: che cosa significano, da dove derivano e quali sono le differenze?

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La maledizione di San Siro

In Città, Superstizioni e credenze di Silvio DellʼAcqua

La leggenda racconta che Pavia sia colpita da una maledizione, lanciata dal suo Santo Patrono Siro da Pavia, per cui non riuscirà mai combinare nulla di buono o mantenere quello che ha conquistato. E facendo una rapida panoramica delle cose uniche che Pavia ha perduto, occasioni comprese, verrebbe quasi da crederci.

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Pavia, 1832

In Città, Storia di Andrea Panigada

Prendiamo in mano l’Almanacco Dilettevole per l’anno bisestile 1832, probabilmente la più antica guida turistica per i “forestieri” che volessero visitare Pavia, e facciamo due passi per scoprire come sarebbe apparsa ad un visitatore del XIX secolo la città lombarda, «la quale sebbene ora presenti pochissimi avanzi dell’antica sua grandezza […], offre però anche al presente parecchi oggetti degni di osservazione».