Hay callejón, hay viejo callejón. Nunca fuiste calle ancha, avenida, o bulevar. Da Flores Secas di Skay Beilinson, chitarrista e compositore rock argentino.
Anche in lingua spagnola i nomi degli spazi pubblici, ad esempio strade e piazze, sono composti da un nome proprio preceduto da una denominazione stradale che ne suggerisce la tipologia: sono, in italiano, i termini come via, viale, piazza e simili. Se l’odonomastica[1] italiana è particolarmente ricca di questi termini (→), anche il castigliano dispone di un interessante glossario di vocaboli che non si limita ai più comuni plaza, calle e avenida. Queste denominazioni sono utilizzate nei paesi di lingua spagnola, quindi ovviamente la Spagna (ad eccezione delle comunità autonome della Catalogna e Paesi Baschi, che prediligono la toponomastica rispettivamente in →catalano e basco), i paesi ispanofoni del centro-sud America, dei Caraibi e nell’isola statunitense di Porto Rico (dove convivono con la toponomastica in lingua →inglese: abbiamo street, road, drive…). Per quanto se ne possa definire origine e significato il loro uso non è dettato da regole precise ma anzi soggetto all’influenza culturale, storica ed urbanistica delle comunità locali.
- Avenida
- Barriada
- Barrio
- Bulevar
- Boulevard
- Calle
- Callejón
- Calzada
- Camino
- Carrera
- Carretera
- Carretera de Acceso
- Circunvalación
- Colonia
- Corredera
- Corredera Alta
- Corredera Baja
- Costanilla
- Cuesta
- Diagonal
- Eje
- Glorieta
- Malecón
- Muelle
- Pasaje
- Paseo
- Placeta
- Plaza
- Poblado
- Puerta
- Rambla
- Retorno
- Ronda
- Rúa
- Ruta
- Senda
- Transversal
- Travesía
- Urbanización
- Vía
- Viaducto
- Avenida (Av.): |aβeníða| viale, denominazione riservata alle strade urbane più importanti, in genere alberate (Vox[2]), corrisponde all’italiano →corso o →viale. Come l’inglese →Avenue, viale, deriva dal francese avenue, participio passato di avenir, “arrivare”. Il termine si trova, identico, anche in lingua portoghese.
- Barriada: |bariáða| gruppo di edifici,(Vox[3]) quartiere;[4] una strada locale che serve un gruppo di edifici omogeneo o un sobborgo (anche a fondo chiuso). Denominazione utilizzata soprattutto in Andalusia (es. “Barriada La Carabina” a Chiclana de la Frontera, Cádiz; “— Ciudad del Alijarafe” a Mairena del Aljarafe e “— de la Paz” a Marinaleda, Sevilla). Sinonimi sono →Barrio, →Urbanización, a Madrid anche →Colonia.
Barriada Bazán, San Fernando (Cádiz) - Barrio: |bário| quartiere, rione[5] ma anche località, villaggio (Vox[3]); in Cantabria (Potes, Santander) è la strada locale che serve o raggiunge un barrio.
- Bulevar: |buleβár| boulevard, generalmente una →avenida particolarmente ampia, eventualmente con controviali ed aree spartitraffico pedonali tra le corsie (foto sopra), sistemate a verde o alberate. Deriva dal →francese boulevard (presente anche nella toponomastica in lingua →inglese) a sua volta —come l’italiano baluardo (cinta muraria)— dal proto-germanico bolwerk (fortificazione, da bol, bohl =trave, tavolone + werk, wert =costruzione.[6]) Dal XV secolo in Francia il termine è usato per indicare una strada posta sul tracciato delle mura o una circonvallazione. Dal XIX secolo il termine boulevard viene utilizzato per indicare i grandi viali parigini creati con la ristrutturazione urbanistica sotto Napoleone III, assumento così il significato di “viale ampio”.
- Boulevard: variante di →Bulevar, utilizzata in centro-sud America.
- Calle: |káʎe| è la strada urbana per antonomasia, lo spazio pubblico tra due file di edifici destinato alla circolazione (Vox[7]). Deriva dal latino callis, “sentiero” (come l’italiano →calle utilizzato per lo più nel Veneto[8]); corrisponde all’italiano →via ed è la denominazione più comune e generica nell’odonomastica di lingua spagnola. Nell’uso della lingua però la calle non è solo uno spazio di transito ma anche il luogo dove si svolge la vita sociale della comunità (un po’ come per l’inglese →street), come testimonia il fatto che il termine è talvolta utilizzato anche come sinonimo metaforico di gente, comunità. (Vox[7]) Da calle deriva infatti l’aggettivo callejero, che significa “di strada”, tanto nel senso di girovago (es. perro callejero, cane di strada) quanto nell’accezione positiva, più difficilmente traducibile in italiano, di persona socievole, a cui piace stare nella strada, quindi tra la gente (Vox[7]). In centro e sud America è frequente che la denominazione calle sia omessa o sottintesa sulle targhe stradali, cosicché molte strade sembrano non avere la denominazione generica ma solo quella ufficiale.
- Callejón: |kaʎexón| vicolo, un «passaggio stretto e lungo tra due pareti, edifici o elevazioni del terreno» (Vox[9]). Può anche essere cieco, ovvero a fondo chiuso: l’espressione callejón sin salida che significa vicolo cieco, come in italiano è utilizzata anche in senso metaforico.
- Calzada: |kalθáða| letteralmente, carreggiata (Vox[10]). Come denominazione generica, a Città del Messico indica le arterie urbane di scorrimento a carreggiate separate (es. “Calzada de Guadalupe”, foto) e a La Habana (Cuba) for main (es. “— de Diez de Octubre”, la più estesa[11]). La storica “Calzada del Cerro”, tracciata nel 1803, fu la strada intorno alla quale sorse l’omonimo barrio (quartiere) del Cerro.
- Camino: |kamíno| sentiero, percorso (Vox[12]) strada. Il termine è utilizzato per diverse tipologie di strada, dal sentiero a grandi viali alberati.
- Carrera: |karéra| sentiero, strada (Vox[13]). Può avere due accezioni:
- A Madrid è una →calle ampia:[14] “Carrera San Jerónimo” e “— San Francisco” sono due importanti corsi del centro storico. La prima, che si chiamava inzialmente “Camino del Sol”, fu costruita all’inizio del XVI secolo e collegava la importante piazza denominata “Puerta del Sol” (→puerta) con l’antico monastero di San Jerónimo el Real e la relativa chiesa, cui deve il nome. La seconda costituisce l’asse principale del Barrio de La Latina e conduce alla Real Basílica de San Francisco el Grande, che dà il nome alla via.
- Nelle città colombiane, come Bogotà e Cartagena, il termine carrera (abbreviato “Kr.”) si riferisce alle strade dirette da nord a sud, a differenza delle →Calle e →Avenida che sono quelle in direzione est-ovest, sul modello delle Avenue (→) e Street (→) di New York. La “Carrera Séptima”,[15] precedentemente “Calle Real” il cui tracciato risale al XVI secolo, è oggi considerata la strada più rappresentativa e l’asse principale di Bogotà.
- Carretera (ctra.): |karetéra| strada, solitamente una strada pubblica destinata prevalentemente alla circolazione dei veicoli a motore (Vox[16]). A Cuba, la “Carretera Central de Cuba” è l’arteria principale dell’isola, lunga 1139 km. In Spagna, le carreteras sono →strade statali o autostrade.
- Carretera de acceso (ctra. de acceso): strada di accesso, strada pubblica che conduce a un quartiere (es. “Ctra. de Acceso al Barrio de Isabel la Catolica”, Ávila) o a un luogo specifico (es. “Ctra. de Acceso al Aeropuerto”, Burgos), indicato dal nome proprio.
- Carril: |karíl| corsia (Vox[16]), corsello (similmente all’inglese →lane); strada secondaria destinata al transito dei veicoli, in genere (ma non necessariamente) ad una sola corsia ed a senso unico, (es. Carril de la Morilla a Malaga), ma può essere anche una strada campestre. Si trova soprattutto in Andalusia (Malaga). Il Diccionario Valenciano-Castellano del 1851 di José Escrigne riporta il termine carrils (al plurale carriles) con il significato di «segni che lasciano sul suolo le ruote del carro», o anche «per i sentieri capaci solo di poter passare un carro».[17] Probabilmente dal latino volgare Carrilis, abbreviazione di Caminus Carrilis.[18]
- Circunvalación: |θirkunbalaθión| circonvallazione (dal latino circonvallatio -onis) strada che si svolge intorno ad un nucleo più densamente abitato, agevolando il traffico intorno ad esso[19] Generalmente si riferisce ad un tratto di strada di grande scorrimento (“— De Alicante”), una tangenziale. Ad Almería (Spagna), “Circunvalación Plaza de Toros” è una calle curva che costeggia il lato meridionale della Plaza de Toros, ovvero l’arena dove svolge la corrida.
- Colonia: |kolónia| complesso urbanistico, quartiere; a Madrid le colonias sono quartieri pianificati costruiti nel periodo tra la fine del XIX secolo e gli inizi del XX. Significativa è ad esempio la “Colonia Madrid Moderno” nota come “La Guindalera”,[20] costruita tra il 1890 ed il 1901 in stile modernista, nome spagnolo del cosiddetto art nouveau. Oggi il termine è rimasto per indicare un complesso residenziale anche di recente costruzione, dal gruppo di edifici al lotto di villette; in odonomastica viene talvolta definita colonia la strada da cui vi si accede (ad esempio: “Colonia Erillas“, “— Militar de Vilcàvaro” a Madrid), in modo analogo a →Barriada o →Urbanización.
- Corredera: |koreðéra| secondo il Diccionario della “Real Academia Española” il termine corredera si riferiva ad un «sito o luogo destinato al transito dei cavalli»[21] (infatti significa anche maneggio[22]) da cui è derivata l’accezione di «strada che fu in precedenza passaggio dei cavalli».[21] Si trova in Andalusia: “Corredera Capuchinos” ad Andújar (Provincia di Jaén), “— San Fernando” a Úbeda (Cordoba) sono viali alberati. Più comune come nome proprio, ad esempio Calle o Plaza de la Corredera.
- Corredera Alta e Corredera Baja: a Madrid, “Corredera Alta —” e “Corredera Baja de San Paolo”,[23] sono due corsi (l’uno prolungamento dell’altro) che attraversano il Malasaña o “quartiere delle meraviglie”.[24] Qui corredera potrebbe però avere una etimologia differente: deriverebbe dall’espressione «ir de corredera», che significava «andare in pellegrinaggio».[24] Le due strade si trovano infatti sul percorso che anticamente portava al piccolo santuario dedicato a San Pablo (al quale sono infatti intitolate), situato all’altezza di Calle Fuencarral (oggi scomparso). Gli aggettivi Baja (bassa) e Alta si riferiscono invece all’andamento altimetrico.
- Costanilla: calle corta e stretta, con una pendenza accentuata rispetto a quelle circostanti.[25] Come salita o discesa in italiano (→).
- Cuesta: |kuésta| costa, terreno inclinato (Vox[26]); una calle in forte pendenza, che affronta appunto una “costa” del terreno. Come salita o discesa in italiano (→).
“Cuesta del Chapiz”, Granada. - Diagonal: |diaɣonál| diagonale, una strada che taglia obliquamente un impianto urbanistico a maglie perpendicolari (es. “Diagonal San Antonio” a Città del Messico), come la stravenue (→) nordamericana.
- Eje: |éxe| asse (viario); a Città del Messico è una delle principali →avenida della rete viaria, a carreggiate separate, la più ampia delle quali è chiamata “Eje Central Lázaro Cárdenas” ed attraversa la città da nord a sud. A Pozuelo (Madrid) “Eje del Pinar de Las Rozas”[27] era il precedente nome della attuale M-503 o “Vía Augusta” (→vía).
- Glorieta: |gloriéta| è una piazzetta, largo o rotatoria con piante e verde. Deriva dal francese gloriette che nel XII indicava una piccola stanza dedicata al riposo e alla poesia, dal rinascimento un padiglione o un tempietto in un giardino con la medesima funzione, infine un giardino parzialmente coperto con piante rampicanti. In spagnolo i termine glorieta indica infatti anche un’aiola circolare, un padiglione o un pergolato.
- Malecón: |malekón| scogliera,[28]frangiflutti; viale lungomare (→) costeggiato da edifici da un lato e dalla passeggiata dall’altro; in Perù (Lima) ed Ecuador (Guayaquil).
- Muelle: |muéʎe| molo; strada che percorre un molo o una banchina portuale (es. “Muelle Príncipe Felipe” a Cartagena, Spagna).
- Pasaje (Pje.): |pasáxe| passaggio, nella toponomastica di lingua spagnola può avere due accezioni:
- viuzza tra edifici, la cui funzione principale è l’accesso a questi o il semplice passaggio (es: “Pasaje Pradillo” a Madrid).
- pasaje comerciàl, ossia strada pedonale coperta o meno (Vox[29]) che ospita negozi e caffè; sul modello dei passage parigini del XIX secolo che furono la prima forma di galleria commerciale (→) in Europa.
- Paseo: |paséo| passeggio (Vox[30]), indica generalmente un importante viale con ampie aree destinate al passeggio. A Madrid, i tre paseo (“— de Recoletos”, “— del Prado”, “— de la Castellana”) formano l’asse principale nord–sud della città. Il primo paseo fu il grande viale monumentale alberato realizzato con la riforma urbanistica detta del “Salón del Prado” nel XVIII secolo. “Paseo della Reforma” è uno dei viali più importanti di Città del Messico, realizzato nel XIX secolo sul modello degli Champs-Élysées di Parigi. Anche a Granada e Salamanca alcuni viali sono denominati paseo.
- Placeta: piazzetta, una piccola →plaza.
- Plaza: |pláθa| piazza (Vox[31]). La piazza (→) è un ampio spazio in ambito urbano, da dove si diramano le strade cittadine, la cui funzione è stata nel tempo quella di luogo di raduno per la cittadinanza, di spazio per le celebrazioni religiose, gli spettacoli ed il mercato. La plaza identifica il centro della vita comunitaria, tanto che il termine può essere usato come sinonimo di luogo abitato, villaggio, città (Vox[31]). Oggi le piazze possono essere anche adibite al transito e alla sosta dei veicoli o a zone per la circolazione pedonale, spesso sono sede di eventi pubblici come feste, mercati, esposizioni, concerti.
- Poblado: |poβláðo| villaggio.[32] Indica in genere un nucleo abitato rurale, separato dal capoluogo del município, un equivalente quindi della frazione (→) italiana. Come denominazione stradale, identifica in genere una strada che attraversa o conduce a un poblado omonimo ed eventualmente, nelle località più piccole, le calle interne all’abitato (le località più grandi hanno invece una propria odonomastica).
Un esempio di poblado: “Poblado la Bazagona” a Cáceres, Extremadura, Spagna. - Puerta: |puérta| porta, è una piazza corrispondente a una porta cittadina. Ad esempio “Puerta del Sol”, la piazza più celebre di Madrid (dove tra l’altro si trova il “chilometro zero” delle strade di Spagna) deve il nome alla presenza della omonima porta, risalente al XII secolo, oltre la quale si trovavano i villaggi agricoli. La piazza nacque nel XV secolo, quando vi sorsero gli edifici governativi della nuova capitale di Spagna e nei secoli successivi assunse il ruolo di centro della vita cittadina. Anche “Puerta de Zamora” a Saragoza è una piazza circolare che deve il nome ad una porta preesistente.
- Rambla: il termine, comune alle lingue catalana e castigliana, significa letteralmente alveo e nella toponomastica spagnola indica una strada (in genere un ampio viale, un boulevard) costruita sul letto di un corso d’acqua asciutto o interrato (Vox[33]); deriva infatti dall’arabo raml che significa sabbia, arenile, con riferimento appunto all’alveo del fiume o torrente. Sebbene —come denominazione stradale— il termine appartenga tipicamente alla →lingua catalana (Barcellona, Tarragona), si trova in almeno una città dalla toponomastica castigliana: Santa Cruz de Tenerife, nelle Canarie.
“Rambla de Santa Cruz”, l’arteria principale della città, assunse la denominazione rambla solo alla fine del XIX secolo quando fu intitolata al “11 febrero”, giorno della proclamazione della prima repubblica spagnola[34] (il nome attuale risale al 2008[35]). A dispetto dell’etimologia originale del termine, questa strada non era in origine un corso d’acqua ma un sentiero, “Camino de Los Coches” (sentiero dei carri), realizzato nel 1661. Altra importante Rambla di Santa Cruz de Tenerife è quella chiamata “de Pulido“, un viale alberato con negozi e con un’ampia fascia erbosa che costituisce la via di corsa dei tram.
- Retorno: |retórno| ritorno. In Messico è una strada che, appunto, “ritorna”, ovvero che permette di tornare al punto di partenza: può essere una diramazione che si ricongiunge con la strada principale, come varie strade residenziali di Cancún (vedi mappa sotto) ed Hermosillo; oppure una strada che termina con una rotonda o un “cappio” per l’inversione di marcia (mappa sotto), o semplicemente una piazzola circolare come le court nordamericane (→).
“Retorno del Rey”, Cancún (Messico)
“Retorno A.E. Sevignac” e “— Malecón Fonatur”, Cancún (Messico) - Ronda: |rónda| circonvallazione, boulevard.[36] il termine si riferisce ad una strada «che circonda una città o parte di essa» (Vox[37]): è solitamente sinonimo di →bulevar, ad esempio a Siviglia (“Ronda de Capuchinos”,” — de Triana”). “Ronda del Corpus” a Salamanca, così detta per la presenza del portale del convento francescano,[38] si presenta coma una normale calle. Deriva da camino de ronda o paseo de ronda, il sentiero che circondava le mura o il camminamento sopra di esse, percorso dai soldati durante la ronda (dal francese ronde) ossia il giro di pattuglia. In italiano le strade di ronda sono in genere chiamate circonvallazione (→). Ronda esiste anche in catalano, con lo stesso significato: le Ronda di Barcellona sono i boulevard che circondano la “Ciudad Vella” (Città Vecchia).
- Rúa: via,[39] hanno questa denominazione due corsi principali del centro storico di Salamanca, “Rúa Antigua” e “— Mayor”. Ha origine dal francese rue (→), da cui anche il portoghese rúa (→), entrambi equivalenti di →calle, e le denominazioni italiane rua e ruga (→).
- Ruta: strada, via.[40] Letteralmente significa cammino, percorso (anche rotta, nel senso di percorso pianificato di un aeromobile o una nave)[41] e deriva dal francese route (da cui anche l’inglese →route), a sua volta dal latino rupta che si riferiva al sentiero scavato dal passaggio delle persone; come una crepa, una rottura del terreno (rupta è il participio di romper).[42] Come denominazione stradale è utilizzato solo in Ecuador, dove indica in genere una strada ampia ed importante: ad esempio “Ruta del Spondylus” è un tratto della statale E15 “Troncal del Pacífico”, a Quito “— Collas” è una diramazione della statale E35 mentre “— Viva” è un’arteria viaria della capitale.
- Senda: |sénda| viottolo, sentiero;[43] piccola strada locale (es. in Spagna “Senda de Granada” a Murcia; “— de las Ànimas” a Catarroja, Valencia), anche pedonale (vialetti a Getafe). Si trova anche in Messico (Monterrey) e Paesi sudamericani (es. “— Santa Marta” a Santiago, Cile).
- Transversal: |transβersál| trasversale. A Bogotá (Colombia) è una strada traversa, perpendicolare ad una →avenida.
- Travesía: traversa, una strada minore perpendicolare a una o più strade principali; equivale al catalano travessia (→), all’italiano traversa (→) ed al portoghese travessa.
- Urbanización: |urβaniθaθión| urbanizzazione, lottizzazione; strada secondaria realizzata in funzione dell’urbanizzazione di un area, ad esempio la realizzazione di una località o un quartiere a villette. Analogo a →Barriada o →Colonia.
- Vía: |bía| via. La denominazione più comune in italiano, →via, esiste anche in castigliano ed in catalano (→). Questo perché i romani tra l’8 a.C. ed il 2 a.C costruirono la “Via Augusta”, una strada lunga 1500 km, dal Colle di Panissars sui Pirenei a Cadice, sulla costa Atlantica: la Via Augusta esiste ancora e corrisponde alla superstrada N-340 che collega Barcellona con Cadice. Il termine –seppure relativamente raro– si trova anche in altre strade, ad esempio “Vía Complutense” che è la principale arteria di Alcalá de Henares (Madrid) o la “— de las Dos Castillas”, una lunga via che costeggia per c.a 3km l’autostrada M-503 a Pozuelo (Madrid).
- Viaducto: |biaðúkto|viadotto, in spagnolo il termine si riferisce a una arteria urbana (→avenida) particolarmente ampia, anche a carreggiate separate, che connette due o più zone della città smaltendo grandi flussi di traffico veicolare, non necessariamente sopraelevata.[44] Come denominazione stradale si trova a Città del Messico, dove “Viaducto Río Becerra”, “— Miguel Alemán” e “— Río de la Piedad” sono tre tratti dell’asse viabilistico che attraversa da est a ovest la zona centrale.
Autostrade e superstrade
- Autopista: |autopísta| autostrada, superstrada;[45] strada a scorrimento veloce, a carreggiate separate e senza incroci a raso; può essere o meno soggetta a pedaggio.
- Autovía: superstrada; strada a scorrimento veloce con caratteristiche inferiori all’autopísta ma in genere ad accesso libero.
- Carretera: strada statale o autostrada.[46] In Spagna le carreteras radiales sono le strade della rete nazionale che hanno origine a Madrid: il chilometraggio è contato a partire da un cippo nella piazza di “Puerta del Sol” noto come “chilometro zero” (sotto).
- Expreso: a Porto Rico, isola statunitense di lingua spagnola, indica superstrada (→autovía).
Note
- [1]L’odonomastica, dal greco hodós “via, strada” e onomastikòs “atto a denominare”, è l’insieme dei toponimi stradali e il loro studio dal punto di vista storico-linguistico.↩
- [2]Vox, p. 121 (op.cit.).↩
- [3]Vox, p. 136 (op.cit.)↩
- [4]“Barriada“, Tam (op. cit.)↩
- [5]“Barrio” Zanichelli (op. cit)↩
- [6]Pianigiani, Ottorino. “Baluardo” in Vocabolario Etimologico della Lingua Italiana <etimo.it>.↩
- [7]Vox, p. 182-183 (op.cit.).↩
- [8]“Calle.” in Vocabolario online. Treccani Web. 24-8-2014.↩
- [9]Vox, p. 183 (op.cit.).↩
- [10]Vox, p. 184 (op.cit.).↩
- [11]Dámaso, Fernando. “La calzada más extensa.” Diario de Cuba. 10-12-2013. Web. 28 Aug. 2014.↩
- [12]Vox, p. 187 (op.cit.).↩
- [13]Vox, p. 207 (op.cit.).↩
- [14]“Calles de Madrid IV.” Blog. Best Western Hotel Arosa, 10 Feb. 2013. Web. 30 Aug. 2014.↩
- [15]Chiamata anche “Avenida Alberto Lleras Camargo”.↩
- [16]Vox, p. 208 (op.cit.).↩
- [17]«Carrils: plur.Carriles, por la señales che dejan en el suelo la ruedas del carro, y por los caminos capaces solo de poder pasar un carro. En la primera acepción, también rodadas y carilladas.» Escrigne, José Diccionario Valenciano-Castellano, 1851 cit. in Veny-Gil (op. cit.) pag. 238.↩
- [18]Veny, Joan, José Enrique Gil. De geolingüística i etimologia romàniques. Barcelona: Universitat de Barcelona, 2012. pag. 238.↩
- [19]Cfr. →Denominazioni urbanistiche generiche in italiano.↩
- [20]Rojo, Enrique Fidel. “El Madrid Moderno (La Guindalera).” Urban Idade. N.p., 11 Apr. 2008. Web. 27-8-2014.↩
- [21]“Corredera.” Diccionario de la Lengua Española. 22. ed. Madrid: Editorial Espasa Calpe, 2001.↩
- [22]“Corredera“, Tam (op. cit.)↩
- [23]La targa stradale all’imbocco da Calle Velarde/Calle Fuencarral riporta “Calle de la Corredera Alta…”, tutte le altre solo “Corredera Alta…” e “Corredera Baja…“.↩
- [24]De La Cruz, Luis. “Corredera Baja de San Pablo: desgastada por el uso.” Somos Malasaña. N.p., 31 May 2010. Web. 27-8-2014.↩
- [25]Diccionario de la lengua española © 2005 Espasa-Calpe, cit. in Costanilla. WordReference.com. Web. 30-8-2014.↩
- [26]Vox, p. 238 (op.cit.).↩
- [27]Las Rozas de Madrid è un comune spagnolo della comunità autonoma di Madrid.↩
- [28]“Malecón” WordReference.com.↩
- [29]Vox, pag. 856 (op.cit.)↩
- [30]Vox, pag. 857 (op.cit.)↩
- [31]Vox, pag. 904 (op.cit.)↩
- [32]“Poblado” Zanichelli (op. cit.).↩
- [33]Vox, pag. 904 (op.cit.)↩
- [34]11 febbraio 1873↩
- [35]“Zerolo decreta por sorpresa el cambio de nombre de ocho calles franquistas.” El Día [Santa Cruz de Tenerife ] 18-12-2008. Web.↩
- [36]“Rodea“, Tam (op. cit.)↩
- [37]Vox, pag. 1015 (op.cit.)↩
- [38](cfr.)↩
- [39]“Rua” Zanichelli. (op. cit.)↩
- [40]“Ruta“, Tam (op. cit.)↩
- [41]“Ruta” Zanichelli (op. cit.)↩
- [42]“Etimología de Ruta” DeChile 13-9-2014.↩
- [43]“Senda“, Tam (op. cit.)↩
- [44]In italiano il termine viadotto si riferisce invece solitamente a ponti, cavalcavia (→), strade sopraelevate.↩
- [45]“Autopista” Zanichelli (op. cit)↩
- [46]“Carretera (sinonimos)” WordReference.com. Web. 30-08-2014.↩
Bibliografia e fonti
- Vox. Diccionario para la enseñanza de la lengua española. 2000. Ristampa. Bologna: Zanichelli, 2003.
- Tam, Laura. Grande dizionario di spagnolo: spagnolo-italiano/italiano-spagnolo. 3. ed. Milano: Hoepli, 2009.
- Lo Spagnolo compatto Zanichelli Bologna: Zanichelli, 2008.
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