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chi mostra eccessivo zelo nelle pratiche religiose, ai limiti della superstizione, più per ostentazione che per fede; persona o atteggiamento conformista e ipocritamente severo in fatto di morale; moralista, bigotto. Es:

Il vescovo bacchettone era gay

Corriere della Sera, 26 settembre 1994, pag. 8

Il bacchettone è chi vuole apparire ligio alla difesa di valori puritani, assumendo atteggiamento di monito nei confronti dell’altrui condotta. Il bacchettone giudica e pretende di imporre agli altri i propri princìpi. L’accezione più negativa di “ipocrita”, che dispensa cioè sé stesso dal rispetto dei sopraccitati princìpi, non è necessariamente presente nell’uso del termine: il “bacchettone”, «minuzioso e superstizioso osservatore di pratiche pie» (Niccolò Tommaseo) può anche essere sincero nelle proprie convinzioni.

Origine

Il termine bacchettone compare già nella 3ª edizione del Vocabolario della Crusca del 1691, inizialmente con la definizione di colui «che attende alla vita spirituale»,[1] modificato poi in «che ostenta vita spirituale»[2] nella successiva 4ª edizione del 1729–1738.

Contrariamente a quanto comunemente ritenuto,[3] bacchettone non ha origine dal verbo bacchettare, che significa “criticare duramente”, “rimproverare”: quest’ultimo infatti è molto più recente, attestato solo dal XVIII secolo.[4] La somiglianza con il verbo bacchettare sarebbe quindi una fortuita coincidenza, che forse ha contribuito a rafforzane l’uso.

Sull’etimo di bacchettone ci sono invece diverse ipotesi:

  • secondo il Dizionario della lingua italiana di Niccolò Tommaseo (1865–1879) e il Vocabolario etimologico della lingua italiana di Ottorino Pianigiani (1907), potrebbe essere una allusione al bastone, detto appunto “bacchetto” (o “bordone”), usato dai pellegrini i quali «si recavano a piedi a visitare i luoghi santi» (Pianigiani).
  • ancora il Tommaseo ipotizza che il termine alluda invece alla bacchetta utilizzata dal sacerdote, a mo’ di pastore con il gregge, per “convincere” i ragazzi a recarsi alla catechesi.
  • secondo la 5ª edizione Vocabolario degli accademici della Crusca,[5] alluderebbe invece alla “bacchetta” con cui i devoti usavano battersi, oppure farsi battere o almeno toccare, in segno di penitenza, dal confessore (ipotesi citata anche dla Pianigiani), se non addirittura flagellarsi (Treccani).
  • l’ipotesi oggi più accreditata[] lo fa derivare invece da un’altra “bacchetta”, quella utilizzata per accendere le candele in chiesa[] — atto di devozione che avrebbe ispirato altri epiteti analoghi come spigolistro o mangiamoccoli; oppure a qualche “bacchetta” utilizzata durante lo svolgimento delle processioni (Lessico Etimologico Italiano, 1979);

I “Vanchetoni” di Firenze

Secondo il Vocabolario dell’uso toscano (1863) bacchettone deriverebbe invece da Va’ chetone (da cheto, “fermo”, “tranquillo”, “silenzioso”) perché «questa canaglia [sic!], che studia di simulare la bontà per arrivare a’ suoi fini, è simile all’acque profonde, che vanno chete […] E siccome quest’acque son sempre di pericolo, così li bacchettoni nella loro taciturnità occultano il malo animo che hanno contro al prossimo»,[6] ipotesi citata anche dal Tommaseo (op. cit.). In effetti a Firenze erano popolarmente detti “Vanchetoni”, per l’abitudine di camminare “cheti” e silenziosi, i membri della Congregazione della Dottrina Cristiana fondata a Firenze nel 1604 dal beato Ippolito Galantini. A questa congregazione apparteneva la chiesa ancor oggi detta di San Francesco dei Vanchetoni.
Oratorio dei Vanchetoni, Firenze

Oratorio dei Vanchetoni, Firenze (foto: Sailko CC BY-SA 3.0)


Da vanchetoni si sarebbe arrivati a bacchettoni, e infatti anche Ottorino Pianigiani nel citato Vocabolario etimologico della lingua italiana del 1907 scrive che «in Firenze si chiamano tuttora Bacchettoni una Congregazione di uomini che hanno per istituto di insegnare la dottrina cristiana» (la congregazione sopravvisse fino agli anni ’60 del XX secolo).

Derivati

Da bacchettone derivano due vocaboli astratti che si riferiscono all’atto o al comportamento del bacchettone: bacchettonismo (formato con il suffisso –ismo) e bacchettoneria, entrambi già citati nella 3ª edizione del Vocabolario della Crusca (1691) con la definizione di «astratto di Bacchettòne».

Ieri mattina, alla conferenza stampa di presentazione della campagna, l’argomento più dibattuto è stato come evitare che una certa «bacchettoneria» vanifichi messaggi tendenti a salvare vite umane.

Rota, O. “Arriverà anche in tivù la campagna anti–Aids” La Stampa, 30 giugno 1987, pag. 8


  1. [1]Vol. 2 pag, 188.
  2. [2]Vol. 1 pag, 363.
  3. [3]es: forum di wordreference 
  4. [4]Diz. Sabatini–Coletti
  5. [5]Vol. 2, pag. 7
  6. [6]cfr. Romani, L. op. cit.

Foto in alto: BRRT da Pixabay