«È noto che la città di Pavia deplora, e soffre nella calda stagione i più tristi effetti di un’aria insalubre; motivo per cui trovasi essa in tal tempo abbandonata dai più agiati Cittadini, ed il resto del Popolo vi languisce vittima di morbi, che direbbonsi contagiosi.» Come se non bastasse il caldo, alla fine del XVIIII secolo la città era anche afflitta dall’aria insalubre proveniente dalle paludi che la circondavano, soprattutto quelle a ridosso delle mura e del Borgo Ticino. Nel 1792 Carlo Castelli, «professore emerito di fisica e socio di svariate accademie», presentava il suo piano per la bonifica delle paludi di Pavia.
Orfeo, ma perché ti sei voltato? Breve indagine semiseria sulla catabasi d’amore.
Dopo aver lungamente pianto l’amata Euridice, Orfeo scende nel Regno delle ombre e con la sua musica riesce a toccare i gelidi cuori di Ade e Persefone, che gli consentono di riportare in vita l’amata fanciulla, a patto che egli non si volti a guardarla fino a quando i due saranno tornati tra i vivi. E lui, naturalmente, cosa fa? Si volta e la guarda.
Perché Orfeo, ad un passo dal successo in un’impresa che mai prima di allora era riuscita ad alcuno, vanifica tutto così stupidamente?
Viaggio in Albania e Montenegro
Quello che segue è un diario di viaggio scritto a posteriori, sulla base di quanto io e Caterina ricordavamo della nostra otto giorni albanese. Nessuna pretesa di dare consigli, né tantomeno di surrogare una guida turistica, solo il desiderio di condividere le nostre esperienze in un Paese tanto vicino e al tempo stesso tanto lontano. L’Albania non è posto per tutti.
Il Naviglio Pavese: storia di un capolavoro di ingegneria idraulica
Può sembrare semplice far scorrere dell’acqua da un punto più alto ad uno più basso, ma non è così. Scopriamo l’affascinante storia, lunga più di 800 anni, della progettazione e della costruzione di un capolavoro di ingegneria idraulica che ha realizzato il più grande sogno della città di Milano: avere uno sbocco sul mare.
Pavia, 1832
Prendiamo in mano l’Almanacco Dilettevole per l’anno bisestile 1832, probabilmente la più antica guida turistica per i “forestieri” che volessero visitare Pavia, e facciamo due passi per scoprire come sarebbe apparsa ad un visitatore del XIX secolo la città lombarda, «la quale sebbene ora presenti pochissimi avanzi dell’antica sua grandezza […], offre però anche al presente parecchi oggetti degni di osservazione».
Mappa dei roghi lombardi (XIV-XVI secolo)
Il mito delle streghe è l’antichissimo frutto di mescolanze tra le credenze cattoliche di immortalità dell’anima e dell’esistenza di Satana con superstizioni pagane. Già Plinio il Vecchio parla di striges, donne trasformate in uccelli, che presero fattezze umane solo nel Medioevo. Ma chi erano davvero le fattucchiere?
Bargniff e compagnia briscola: breve bestiario del folklore lombardo
Le figure del folklore italiano non hanno nulla da invidiare a quelle irlandesi, sia per numero che per varietà e anche nella sola Lombardia ne abbiamo una discreta schiera. Se scarseggiano, pur non essendo del tutto assenti, elfi e folletti, abbondano invece esseri chimerici, fantasmi, diavolacci vari e streghe.
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