Vigilia di Natale del 1914. Lungo le trincee spuntarono delle luci che destarono allarme ma si rivelarono essere solo degli innocui alberi di natale; le note di “Stille Nacht” risuonarono cantate dai soldati tedeschi seguite da quelle di “Silent Night” dei soldati inglesi. Scoppiava così la tregua di Natale del 1914 che vide migliaia di uomini fraternizzare sul fronte e preoccupò non poco i vertici militari.
La Grande Guerra: «à la guerre» con nuove armi
Nell’estate del 1914 i tedeschi erano convinti che sarebbe bastato poco tempo per arrivare vittoriosi a Parigi ma le loro speranze furono presto vanificate. L’immobilità della guerra di trincea indusse le potenze in conflitto a ricorrere a ingegno, astuzia e ad una buona dose di cinismo pur di venir fuori dal pantano della prima guerra mondiale: il risultato il più delle volte, oltre a cambiare il modo di fare la guerra, fu un nuovo orrore. In tutto questo però vi fu anche chi superò le barriere nazionali e di parte fino a diventare leggenda collettiva.
La Grande Guerra: lo sbarco di Gallipoli
Aprile 1915. La Russia è isolata dagli alleati ma Winston Churchill pensa di conquistare lo Stretto dei Dardanelli e aprire una via di rifornimento. C’è un problema però: i russi non vogliono e anche gli inglesi hanno le idee confuse su come fare. Nasceva così sotto una cattiva stella lo Sbarco di Gallipoli.
La Grande Guerra: fuoco alle polveri!
Luglio 1914. L’Europa si gode il frutto del proprio progresso: l’illuminazione elettrica arriva nelle grandi città, il Cinema muove i primi passi, sempre più automobili circolano per le strade, la pace regna tra le nazioni. È la Belle Époque…ma sta per finire in una carneficina che il mondo prima di allora non aveva mai visto.