La mitica Port Royal (Giamaica), roccaforte di pirati e filibustieri, prima che venisse distrutta dal terremoto del 1692. “Tower Street“, “York Street”, “Church Parade“, “Fishers Row“… e il porto, detto “Chocolata Hole”. Tra le vie, le botteghe, le taverne si aggiravano i pirati: «Essi solevano comprare una pipa di vino, con la quale bivaccavano per strada, obbligando i passanti a bere…» scrive lo scrittore Charles Leslie nel suo libro A New and Exact History of Jamaica del 1739… E guardando questa mappa ce li immaginiamo ancora lì, a dilapidare in gozzoviglie i bottini degli abbordaggi ai danni dei mercantili spagnoli.
Dopo il disastro, la lingua di terra che la collegava alla costa (in basso a destra) percorsa dalla “High Street” (la “strada alta”, la via principale, il corso) scomparve nell’acqua e quello che restò divenne un’isola, la cui sagoma è indicata per confronto dall’area più scura (delimitata da un tratteggio) al centro della mappa. Oggi Port Royale, in gran parte ricostruito tra il XIX secolo e la fine del XX, è un villaggio di circa duemila abitanti.
Questa mappa è stata pubblicata nel 1785 (quasi cento anni dopo il terremoto) in The Gentleman’s Magazine nº 55, inserita come tavola tra la pagine 864 ed 865.
Fonte: Commons