Si narra che nel lontano ferragosto del 1815 un improvviso e violento temporale si abbatté su Firenze e recò un forte dispiacere alla Manifattura Granducale: un intero raccolto di tabacco era rimasto esposto all’acquazzone. Il sole poi tornò a splendere su Firenze dando vita al processo di fermentazione delle foglie rendendole così del tutto inutilizzabili come tabacco da fiuto o trinciato. Pur di non buttare via l’intera partita fu presa una decisione destinata a generare un mito: il tabacco fermentato fu avvolto in foglie e venduto a basso costo.