Decreto del Presidium del Soviet Supremo dell'Unione Sovietica del 26 giugno 1946, con il quale si approva lo stemma dell'unione.

Lo stemma dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche approvato con decreto del Praesidium del Soviet Supremo del 26 giugno 1946. I sedici nastri rossi sui lati rappresentano le sedici repubbliche dell’Unione Sovietica e sono scritti nelle rispettive lingue; a fianco di ognuno c’è la firma del rispettivo delegato. Il terzo nastro rosso a sinistra, dall’alto, è scritto in finlandese e rappresenta la Repubblica Socialista Sovietica Carelo–Finlandese, stato fantoccio creato nel territorio perso dalla Finlandia durante la guerra d’inverno (1939 — 1940) ed esistito dal 1940 al 1956. Il 16 luglio del 1956 la repubblica Carelo–Finlandese sarà incorporata nella Repubblica Socialista Federativa Russa con il nome di “Repubblica di Carelia”, ma di fatto una suddivisione amministrativa della Russia. Con l’incorporazione, il rispettivo nastro scomparve dallo stemma: i nastri divennero così 15 e rimasero tali fino alla dissoluzione dell’Unione Sovietica nel 1991.

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