Le opere di H.P. Lovecraft hanno rinnovato profondamente la narrativa del fantastico e dell’orrore, ma non solo: hanno influenzato l’estetica, il gusto, i simboli della civiltà occidentale contemporanea. In questo libro però non ci sono racconti, ma una raccolta, curata da Fusco e De Turris, delle lettere più significative tratte dal suo monumentale epistolario. Lettere in cui conosciamo l’uomo che sta dietro il ciclo di Chtulu, la sua visione del mondo, della società, della politica dell’epoca. La flame war ante-litteram sulle pagine di Argosy con il poeta Russel, la genesi ed i retroscena editoriali di alcune delle sue celebri opere. Infine la Providence degli inizi del XX secolo con «le antiche stradine e le vecchie costruzioni»: perché, come scrive lui stesso, «Io sono Providence, e Providence è me».
Silvio Dell’Acqua