frutti essicati di Bunium Persicum


India, Iran, Tagikistan.


cucina etnica indiana, iraniana e tagika.

Frutti essicati di Bunium persicum, pianta della famiglia Apiaceae (ombrellifere) che cresce selvatica nel sud-est europeo e asiatico. Alla stessa famiglia appartengono il cumino romano, con cui viene spesso confuso, il carvi o "cumino dei prati", l'anice, l'assafetida ed il coriandolo.

Questa spezia è utilizzata praticamente solo nella cucina locale Indiana, iraniana e tagika e pressoché sconosciuta fuori da queste aree.

Da non confondersi con la nigella, spezia anch'essa impropriamente chiamata "cumino nero" ma che consiste in semi di Nigella sativa.

cumino romano

frutti essicati di Cuminum cyminum


Europa, Asia centro-occidentale, Africa settentrionale.


cuminaldeide


piatti di carne, formaggi e verdure; cucina etnica nordafricana, mediorientale ed indiana.

Spezia ottenuta dai frutti essicati di Cuminum cyminum, pianta erbacea annuale originaria del Mediterraneo, appartenente alla stessa famiglia (Apiaceae) dell'anice, del carvi (detto infatti "cumino dei prati"), del cumino nero, dell'assafetida e del coriandolo.

Il sapore del cumino è pungente e dolciastro con sentore di limone, l'aroma è amarognolo, muschiato e balsamico.

Cuminum cyminum da "Köhler's Medizinal-Pflanzen", 1897
semi essicati di Coriandrum sativum

Europa meridionale e Medio Oriente


zuppe, pesce, verdure, legumi, carne, salumi, dolci, confetti.

Spezia ottenuta dai semi essicati di Coriandrum sativum, pianta da cui si ricava anche l'omonima erba aromatica, nota anche come "cilantro", "prezzemolo cinese" o "erba cimicina" per il caratteristico odore di cimice emanato dalla pianta fresca (il nome latino Coriandrum deriva infatti dal greco corys o korios "cimice" con il suffisso -ander "somigliante").

I semi sono utilizzati interi triturati e conferiscono un sapore agrumato e speziato alle pietanze. I semi interi rivestiti di zucchero diventano confetti. La pianta del coriandolo appartiene alla stessa famiglia della Apiacee nella quale troviamo anche l'assafetida, l'anice, il carvi, il cumino ed il finocchio.

Coriandrum sativum da "Köhler's Medizinal-Pflanzen", 1897

boccioli essicati di Syzygium aromaticum


Isole Molucche


eugenolo


arrosti di carne, piatti di verdure e formaggi; infusi e bevande, birra, liquori.

Spezia dal sapore ed aroma forti e pungenti, caldi ed aromatici, costituita da boccioli essicati di Syzygium aromaticum, un arbusto originario delle isole Molucche in Indonesia appartenente alla stessa famiglia (Myrtacee) del mirtillo e della Pimenta dioica da cui si ricava il pepe di Giamaica.

In realtà questa spezia non ha nulla a che vedere con il garofano vero e proprio (Dianthus): il nome "chiodi di garofano" (in inglese cloves, "garofani") è dovuto alla forma del bocciolo, che ricorda un po' un chiodino legnoso (essendo lungo e con una estremità più grande) e un po' un garofano.

Syzygium aromaticum da "Köhler's Medizinal-Pflanzen", 1897

comino, cumino dei prati, anice dei Vosgi

frutti essicati di Carum carvi


Europa, Asia centro-occidentale, Africa settentrionale.

limonene, carvone


pane aromatizzato, formaggi, biscotti ed altri dolci
Spezia ottenuta dai frutti essicati di Carum carvi, pianta dello stesso genere (Carum) dell'ajowan e della stessa famiglia (Apiaceae) dell'anice e del cumino (è detta anche infatti anice dei Vosgi o cumino dei prati), e anche del coriandolo, dell'assafetida e del finocchio. Il sapore dato dal carvone è pungente e ricorda quello dell'anice verde. Anche le radici a fittone della pianta sono edibili e possono essere consumate bollite come le carote, che appartengono anch'esse infatti alla stessa famiglia.
Carum carvi, da "Köhler's Medizinal-Pflanzen", 1897

semi e bacelli essicati a fuoco di varie specie di piante dei generi Elettaria e Amomum


Asia orientale, Medio Oriente, India, Sri Lanka


1,8 cineolo, acetato di terpenile


piatti a base di verdure, riso, legumi; minestre e zuppe; dolci (cardamomo verde) tisane e decotti (es. tè indiano, caffé arabo); ingrediente del curry.

Spezia di origine indo-malese, dal sapore fresco e pungente, amarognolo e tendente alla menta. Esistono in commercio diverse varietà, determinate principalmente dalla specie della pianta dalla quale sono ricavate, dall'area geografica di provenienza, dal colore dei bacelli. Possono essere individuati due gruppi, quelli da piante di Elettaria spp. o cardamomi "verdi" (cui appartiene il "vero cardamomo") e quelli da piante di Amomun spp. o cardamomi "neri", spesso considerati sostituti più economici dei primi. Entrambi i generi, Elettaria e Amomum, appartengono alla stessa sottofamiglia Alpinioideae. Il cardamomo è strettamente imparentato con Aframomum corrorima da cui si ottiene la kororima o "cardamomo etiope" e con A. Meleguetta da cui si ottiene il pepe di Guinea. Alla stessa famiglia delle Zingiberacee appartengono anche zenzero e curcuma.

Elettaria cardamomum, da "Köhler's Medizinal-Pflanzen", 1897

Elettaria cardamomum 

varietà

cardamomi "verdi"

da Elettaria spp.

cardamomo verde

vero cardamomo

detto anche "vero cardamomo", si produce dai bacelli di Elettaria cardamomum. È considerata la varietà più pregiata e dal sapore più intenso; il gusto delicato, meno amaro rispetto al cardamomo nero, lo rende adatto alla preparazione di dolci.

cardamomo bianco

cardamomo verde decolorato artificialmente con sostanze clorate e poi insufflato con anidride solforosa. Con il nome di "cardamomo bianco" sono indicati però anche i bacelli di Amomum krervanh, originaria del Siam.

cardamomo di Ceylon

prodotto nello Sri Lanka dai bacelli essicati di Elettaria repens.

cardamomi "neri" o "bruni"

da Amomun spp.

cardamomo nero

cardamomo bruno
cardamomo nepalese

prodotto in Nepal e nella regione dell'Himalaya dai bacelli di Amomum subulatum. È la varietà più comune ed economica; il gusto più amarognolo lo rende meno adatto ai dolci.

cardamomo bastardo

da bacelli di Amomum xanthioides, diffusi in una vasta area del sudest asiatico.

cardamomo bianco

bacelli di Amomum krervanh, originaria del Siam, da non confondersi con il cardamomo bianco prodotto decolorando i bacelli di Elettaria.

cardamomo cinese

cardamomo vietnamita

prodotto in Cina e Vietnam da bacelli di Amomum compactum o "cardamomo a grappolo".

cardamomo del Bengala

prodotto nella regione del Bengala da bacelli di Amomum subulatum.

cardamomo del Siam

prodotto in Siria ed Armenia da bacelli di Amomum cardamomum.

cardamomo medicinale

da bacelli di Amomum villosus (anche nota come Wurfbainia villosa), utilizzato nella medicina tradizionale cinese ma anche come spezia nella cucina cinese.

cardamomo rosso

prodotto da bacelli di Amomum sp.

falso cardamomo

cardamomo etiope

falso cardamomo
spezia etiope nota anche come korarima prodotta dai frutti di Aframomum corrorima Non è considerato un cardamomo pur essendo botanicamente affine (il genere Aframomun appartiene alla stessa sottofamiglia di Elettaria e Amomum) e simile nella preparazione. Vedi korarima.

fusto e ramoscelli di varie specie di piante del genere Cinnamomun


Asia orientale, India, Sri Lanka


acido cinnamico, aldeide cinnamica


torte e biscotti (associata al miele o al cioccolato); gelati, caramelle, bevande (caffé, tisane, frullati, cocktail)

Si produce dalla corteccia interna del fusto di varie piante del genere Cinnamomun (una leguminosa), da cui si ricavano fogli e striscie che vengono essicate in bastoncini o "stecche" da utilizzare interi o sbriciolati al momento dell'uso. Normalmente si trova sul mercato anche già macinata in forma di polvere.

Spezia dall'aroma secco e pungente, ricorda i chiodi di garofano con una nota pepata. Nella tradizione occidentale è associata alla preparazione di dolci e liquori, mentre in quelle orientali e creole è utilizzata anche per aromatizzare piatti salati.

La varietà più pregiata è quella da C. verum, detta "Ceylon", "vera cannella" o "cannella regina". La varietà "cassia" o "cinese" si ottiene da C. cassia o C. aromaticum, ha un sapore più aspro; essendo più economica è anche più frequente.

Dalle piante della specie Cinnamomum cassia si ottiene anche un'altra spezia, i fiori di cannella o "kezia".

Cinnamomum verum da "Köhler's Medizinal-Pflanzen", 1897

varietà

Esistono in commercio diverse varietà, determinate dalla specie della pianta e dalla provenienza geografica:

cannella Ceylon

cannella Sri Lanka
vera cannella
cannella regina

detta anche "vera cannella"o "cannella regina" si produce dalle piante della specie Cinnamonum verum originarie dello Sri Lanka.

cannella cassia

cannella cinese

prodotta in Cina dalle piante delle specie Cinnamonum aromaticum, Cinnamonum cassia.

cannella Goa

da piante della specie Cinnamonum cassia, prende il nome dalla regione indiana di Goa dove si produce.

cannella Korintje

cannella indonesiana

da piante della specie Cinnamonum burmanni, prende il nome dalla provincia indonesiana di Kerinci, ma è prodotta anche in altre aree dell'Indonesia e del Sud Est asiatico.

cannella Malabar

da piante della specie Cinnamonum citriodorum, prende il nome dalla regione indiana del Malabar dove si produce.

cannella Saigon

cannella vietnamita

da piante della specie Cinnamonum loureiroi, prende il nome dal fiume Saigon nel sud del Vietnam.

frutto e semi essicati di anice stellato, (Illicium verum)


Asia orientale (Cina, Filippine, Giappone e Vietnam)


anetolo


zuppe e minestroni, arrosti di carne, confetture, dolci, bevande, liquori.

Spezia dal sapore dolce, tra mentolo e liquirizia, molto simile all'anice comune con la quale condivide la stessa molecola aromatica (anetolo) pur non essendo botanicamente affine. Si ottiene dal bacello essicato, dalla caratteristica forma di stella a sei punte da cui il nome di "anice stellato", dell'omonima pianta sempreverde della famiglia Schisandraceae.

Da non confondere con l'anice giapponese (Illicium anisatum) o l'anice delle paludi (Illicium parvicolor), molto simili ma altamente tossiche. L'anice giapponese è utilizzata solo come incenso deodorante.

Illicium verum