La storia della spedizione della piro–corvetta della marina reale italiana "Magenta" compiuta nel 1865–68 ci introduce nel mondo dei viaggi e delle esplorazioni che caratterizzarono l’attività scientifica e culturale nell’Europa dell’800.
La spedizione partita da Napoli l’8 dicembre 1865, mentre sulla città imperversava il colera, attraversò l’Atlantico a bordo della Regina, trasbordò sulla pirocorvetta Magenta per passare il Capo di Buona Speranza e proseguire verso Giappone, Cina ed Oceania, fu una vicenda storica. Sotto molti punti di vista: da quello diplomatico, fu la prima occasione in cui il tricolore del neonato regno unitario sventolò nei porti giapponesi e cinesi. Da quello nautico, fu un primo passaggio dal Pacifico all’Atlantico in direzione ovest–est dello stretto di Magellano (l’ufficiale di rotta Filippo Marochetti ne relazionerà sul primo numero della Rivista marittima nel 1868). Dal punto di vista scientifico e antropologico, si concretizzò nella stampa (nel 1875) di una accurata relazione faunistica ed antropologica a firma di Enrico Hillyer Giglioli, che subentrò al noto zoologo Filippo De Filippi deceduto durante il viaggio. Fu una spedizione che coinvolse 300 uomini tra ufficiali, marinai e naturalisti che sarebbero diventati noti proprio grazie alle esperienze acquisite in quel viaggio. Fu, insomma, una vera impresa: l’impresa della Magenta.
