bicchierino di vino o di liquore (in genere grappa, amaro o sambuca) che viene servito dopo il caffè, specie a conclusione di un pasto abbondante. Probabilmente dal romanesco, così detto perché “ammazza” (cioè cancella) il sapore del caffé e/o l’effetto della caffeina. Finita la «tombolata», sorbito il caffè, seguito dall’immancabile «ammazzacaffè», mentre le donne iniziavano i preparativi per l’uscita, si …