viaggio in Albania

Viaggio in Albania e Montenegro

In Viaggi di Andrea Panigada

viaggio in Albania

Quello che segue è un diario di viaggio scritto a posteriori, sulla base di quanto io e Caterina ricordavamo della nostra otto giorni albanese. Nessuna pretesa di dare consigli, né tantomeno di surrogare una guida turistica, solo il desiderio di condividere le nostre esperienze in un Paese tanto vicino e al tempo stesso tanto lontano. L’Albania non è posto per chi ama troppo la comodità. Roba tipo Club Méditerranée non ne esiste, per intenderci, il che le fa guadagnare molti punti nella mia personale classifica. É invece un luogo in cui è possibile muoversi a stretto contatto con la gente del posto, condividendo la sua realtà quotidiana, cosa che, dal mio modestissimo punto di vita, rende ogni esperienza di viaggio degna di essere vissuta. Noi ci abbiamo messo un paio di giorni a “prendere il giro”, ma poi ci siamo ambientati piuttosto bene. Ovviamente non è stato tutto perfetto. Ci sarebbero piaciute, per esempio, strade più percorribili e un po’ meno approssimazione, ma alla fine anche questo entra a far parte di quel bagaglio di ricordi e esperienze che contribuiscono a rendere questo viaggio, come ogni altro viaggio, unico e irripetibile. Mio fratello, alla vigilia della partenza, mi aveva predetto che sarei tornato a casa senza portarmi nulla di particolare. Si sbagliava. Porterò sempre negli occhi tutti i toni di azzurro del mare di Palasë e di Ksamil, e le loro spiagge quasi deserte. Non dimenticherò la schietta gentilezza con cui siamo stati accolti quasi ovunque, e persino le Mercedes del traffico tentacolare di Tirana mi evocheranno nostalgie. Tanto che sarò costretto a tornarci.



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