Denominazioni stradali generiche in francese

In Città, Elenchi, Toponomastica di Silvio DellʼAcqua

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1 – Targhe stradali a Parigi.

Nei paesi francofoni la toponomastica stradale prevede termini come Rue, Avenue, Boulevard, Place… che sono l’equivalente di via, viale, piazza e simili. Queste denominazioni, dette générique, accompagnano sempre il nome proprio dello spazio, detto spécifique, suggerendone la tipologia: ad esempio ci aspetteremmo che Avenue sia un grande viale, mentre montèe sia in pendenza, ruelle sia una viuzza e place una piazza. Per quanto se ne possa definire origine e significato il loro uso non è sempre dettato da regole precise ma anzi soggetto all’influenza culturale, storica ed urbanistica delle comunità locali. Le denominazioni stradali in francese sono utilizzate in Francia e nei territori francesi d’oltremare[1] (Polinesia francese,[2] Saint-Pierre e Miquelon nell’Oceano Atlantico al largo del Canada, Saint-Barthélemy e Saint Martin nelle Piccole Antille), in Belgio limitatamente a Bruxelles e la Vallonia, Lussemburgo (dove la toponomastica in francese convive con quella in lussemburghese), Principato di Monaco, Svizzera limitatamente alla regione Romanda;[3] il Canada (solo la provincia del Québec), Haiti, la maggior parte dei paesi africani ex-colonia francese[4] (Algeria,[5] Benin, Burkina Faso, Burundi, Camerun, Ciad, Comore, Congo Brazzaville, Côte d’Ivoire, Gabon, Gibuti,[5] Madagascar, Mali, Marocco,[5] Mauritania, Niger, Repubblica Centrafricana, Repubblica Democratica del Congo, Senegal, Togo, Tunisia[5]).


  • Allée: viale,[6][7]allea. Deriva dal verbo aller (andare) ed indicava inizialmente una strada alberata, in un parco o un contesto rurale, un viottolo. L’uso del termine si è poi esteso alle strade urbane, con il significato di viale alberato (→). Da Allée deriva l’italiano allea (), tipicamente piemontese.
  • Autoroute: autostrada (), strada a grande volume di traffico ed alta velocità, a due carreggiate separate ed a più corsie per senso di marcia e priva di incroci a raso, solitamente soggetta a pedaggio.
  • Avenue: viale, corso.[6] Dal francese antico[7] avenir, “arrivare”, indica una strada principale ampia ed alberata, un viale in genere. La “Avenue des Champs-Élysées”, simbolo della città, è uno dei più larghi e maestosi viali di Parigi ed una delle strade più famose del mondo. Parte della linea dell’asse storico o “Voie Triomphale”, collega “Place de la Concorde” a est, con il suo obelisco, a “Place Charles de Gaulle” (già “Place de l’Étoile”) a ovest, dove si trova l’Arco di Trionfo. Tutte i viali alberati del parco di Champ-De-Mars sono denominati avenue. Il termine è divenuto comune anche in inglese (), soprattutto in Nordamerica, ad indicare una strada urbana più importante di una street (a Manhattan è usanza che le avenue siano le strade più lunghe, in direzione nord-sud, mentre le street quelle perpendicolari in direzione est-ovest) anche se i due termini sono spesso utilizzati come sinonimi. Dal francese avenue deriva avenida, che indica un viale sia in spagnolo () che in portoghese (), così come il catalano avinguda ().
La Defense business area, La Grande Armee avenue. View from Arc de Triomphe. Paris, France, Europe. © StevanZZ, Depositphotos.

2 – Tre grandi “Avenue” parigine, da Place Charles De Gaulle: “Avenue de la Grande Armée” al centro, “Avenue Foch” a sinistra ed “Avenue Carnot” a destra (Depositphotos).

  • Boulevard (boul.):  viale,[6]corso. Termine utilizzato in Francia dal XV secolo, come l’italiano baluardo () deriva dal proto-germanico bol, bohl (=trave, tavolone) + werk, wert (=costruzione), da cui il germanico bolwerk ed indicava originariamente una strada posta dove esistevano delle mura difensive. Dal XIX in Francia indica i grandi viali che circondano il centro, le circonvallazioni: es. “Boulevard Montmartre” a Parigi. La denominazione “Boulevard Exterieur” indica in genere una circonvallazione (). Come Avenue, l’uso del termine Boulevard si è estesa anche alla lingua inglese (), soprattutto nel nordamerica dove indica generalmente un viale ampio ed importante, allo spagnolo con bulevar o boulevard () ed al portoghese con boulevard ().
    • Grand Boulevard: variante di boulevard, ad indicare maggiore importanza rispetto ad altri boulevard (es. “Grand Boulevard de Super Cannes” a Vallauris, Francia). Alcune strade sono chiamate semplicemente “Grand Boulevard”, senza ulteriori denominazoni (es. a Villejuif, Francia).
  • Chaussée: carreggiata[6] o anche argine,[8] indica una strada veicolare principale, dalla quale solitamente si diramano le strade residenziali di un abitato (ad esempio, le due strade chiamate “Chaussée Jules César” a Le Plessis-Bouchard ed a Eaubonne). In origine il termine chaussée indicava una strada carrabile; deriva dal latino medievale via calciata ovvero “strada selciata”, “pavimentata” da cui anche, attraverso il medio inglese cauce, anche l’odierno causeway (). Nel XVIII secolo il francese chaussée entrò nel lessico germanico come chaussee () ad indicare una strada pavimentata con rocce macinate e compattate; termine oggi in disuso ma che si riscontra ancora nella toponomastica tedesca (es. “Potsdamer Chaussee”).
    Ermont-Chaussee_Jules-Cesar

    – Chaussée Jules-César a Ermont, Francia, 1920 c.a.

  • Chemin: strada, via, sentiero; lett. cammino.[6] In genere si applica ai sentieri, ma può indicare dal camminamento non pavimentato, tracciato dal semplice passaggio di persone o animali, fino al viottolo in contesto rurale o alla strada veicolare extraurbana (“Chemin du Roy” in Québec, Canada). Il termine può indicare anche un itinerario (“Chemin du Piémont Pyrénéen”, parte del Cammino di Santiago di Compostela), inteso come percorso che comprende più strade o sentieri.
    • Chemin rural: strada rurale, viottolo, una strada in contesto rurale o una strada secondaria in ambito residenziale suburbano.
  • Citè: città; ma anche zona, quartiere; è detta cité anche la parte più antica della città, il centro storico.[6][8] Île de la Cité, isola fluviale sulla Senna, è considerata il nucleo più antico della città di Parigi e la strada che la attraversa è chiamata “Rue de la Citè”. Nella capitale francese sono chiamate citè anche alcuni vicoli o viottoli (“Citè Pilleux”), anche a fondo chiuso (“Cité Dupetit-Thouars”) probabilmente in riferimento ad un preesistente sobborgo. Alcuni ospitano negozi e caffè (“Cité Berryer”), ed assumono le caratteristiche di piccoli corsi (→cours).
  • Côte: costa, fianco, pendio[6] in Canada, è una strada in pendenza, come l’italiano salita, discesa e simili (). Sinonimo di Montée (salita) utilizzato in Francia. Può essere un corso (→cours), come “Côte de la Montagne” a Québec City, o una strada secondaria.
    Côte de la Montagne, Jeangagnon/Commons [CC-BY-SA 3.0]

    – “Côte de la Montagne”, Vieux-Québec (Canada)

  • Couléesentiero, percorso forestale tracciato dal passaggio degli animali.[7] Termine solitamente utilizzato per i vialetti pedonali all’interno dei parchi (Francia).
  • Cours: corso[6] è una via urbana di particolare importanza, molto frequentata, solitamente in posizione centrale, con negozi o caffè. Equivalente all’italiano “corso” ().
  • Corridor: corridoio[7] a Québec City (Canada) i corridor sono le piste ciclopedonali (“Corridor de Cheminots”, “Corridor du Litoral”).
  • Desserte: collegamento, servizio [6] strada di servizio, corsello. Sono strade che costituiscono la viabilità interna (di “servizio”, appunto) di un grande complesso integrato con la viabilità pubblica, ad esempio ad Évry (Francia) all’interno del centro commerciale “Évry 2”.
  • Esplanade: spianatapiazzale,[6]passeggio. Un ampio spazio (un viale o un piazzale) adatto al passeggio, alberato o con aree verdi. Il termine esplanade risale al XV sec. e deriva dallo spagnolo,[9] o italiano antico;[10] indicava in origine l’ampio spazio lasciato intorno alle fortificazioni allo scopo di esporre eventuali attaccanti al fuoco dell’artiglieria difensiva. Il termine esplanade è spesso utilizzato anche nella lingua inglese () come sinonimo di Promenade () o Boardwalk () ovvero “passeggiata”, “viale lungomare”.
Paris, France - December 21, 2014: Modern architecture of the La Defense district. La Defense is the major business district of the Paris.

5 – “Esplanade de la Defense”, Parigi. La Defense è il più importante distretto d’affari di Parigi ed il più grande d’Europa.(Depositphotos)

  • Galerie: galleria,[6] una strada coperta con negozi, sinonimo di →Passage (“Galerie Vivienne”, “Galerie Vero-Dodat”). Può indicare anche un area destinata al passeggio, ad esempio un vialetto all’interno di un parco (es: “Galerie de l’Ourcq” o “Galerie de la Villette” nel Parc del la Villette, a Parigi).
  • Hameau: frazione,[6] gruppo di case rurali esterne al centro abitato,[7] sobborgo (). Deriva dal francese antico ham o hamel da cui anche l’inglese hamlet (villaggio, frazione).[11] Nella toponomastica stradale (Francia) indica in genere un viottolo privato a fondo chiuso ricavato nello spazio pertinenziale di edifici, come →square.
  • Impasse: strada senza uscita, vicolo cieco,[6] una strada a fondo chiuso. Come l’equivalente italiano () ha anche significato figurato di “situazione bloccata”, “senza uscita”.[6]
  • Le Clos: lett. la vigna, è una strada residenziale, in genere a villini. Il termine clos in francese è un campo recintato (solitamente un vigneto) di pertinenza di una casa rurale,[7] dal latino medievale clausum, spazio chiuso. Si incontra ad Houlgate, Francia, nella Bassa Normandia (“Le Clos Bellevue”, “Le Clos Larigauderie”).
  • Mail: passeggiata, via pedonalegalleria.[7] Indica un viottolo, una passeggiata, specialmente all’interno di un complesso urbano omogeneo (es. Mail Gaston Planté a Lognes, Île-de-France).
  • Montée: salita,[6] indica una strada in pendenza, come l’italiano salita, discesa e simili (), anche gradinata ().
    Montée (foto: Europe22/Guiguilacagouille/Wikimedia Commons, CC-BY-SA 3.0)

    – A sinistra “Montée des Carmélites” (Lione), è una salita; a destra “Montée des Accoules” a Marsiglia è una scalinata. La toponomastica in lingua francese non fa differenza tra le due tipologie, sono entrambe “salite”.

  • Passage: passaggio,[6]galleria. Nella toponomastica in francese può avere due accezioni.
    1. galleria commerciale: i passage parigini nacquero verso la fine del XVIII secolo affermandosi poi durante il XIX e furono la prima forma di galleria commerciale (), ovvero uno spazio coperto con negozi e caffè. Nell’ottocento, per riqualificare il degradato centro cittadino che aveva portato all’abbandono da parte delle attività commerciali, furono creati spazi coperti, pavimentati e ben tenuti, che secondo gli architetti post-rivoluzionari dovevano rappresentare uno spazio democratico, accessibile a tutti, e che allo stesso tempo fondere la funzione commerciale con l’intrattenimento ospitando non solo negozi ma anche bar, ristoranti e teatri. Questa tipologia di spazio si estese poi ad altre città europee divenendo un’icona della belle époque: un esempio sono le “gallerie” () presenti in diverse città italiane, nella toponomastica di lingua inglese sono in genere dette arcade () ed in spagnolo pasaje ().
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      – “Passage Des Princes” a Parigi (2e arrondissement) è classificato come monumento storico.

    2. un vicolo o una viuzza, in genere con pochi accessi, o ancora un cortile interno soggetto al pubblico passaggio, che collega due strade più importanti passando tra due edifici e/o attraverso il corpo di fabbrica degli stessi. Non sono infrequenti passage con negozi, per cui le due funzioni (commerciale e di passaggio) spesso si confondono. Equivale all’italiano “vicolo” () o “passaggio” (), mentre in inglese potrebbe essere paragonato ad “alley” () o “lane” ().
      Passage Barrault, Paris (foto: JLPC / Wikimedia Commons / CC-BY-SA-3.0)

      – “Passage Barrault”, un vicolo (JLPC / Commons / CC-BY-SA-3.0).

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      – “Passage de l’Ancre” a Parigi, un tipico passage in un cortile interno con ristoranti piccoli negozi.

  • Place: piazza[6] è un ampio spazio in ambito urbano dal quale si diramano le strade cittadine, la cui funzione è stata nel tempo quella di luogo di raduno per la cittadinanza, di spazio per le celebrazioni religiose e gli spettacoli, per il mercato, simbolo di potere o luogo di esercizio della democrazia. Oggi le piazze possono essere anche adibite al transito e alla sosta dei veicoli o a zone per la circolazione pedonale, spesso sono sede di eventi pubblici come feste, mercati, esposizioni, concerti. Corrisponde all’italiano piazza o piazzale ().
PARIS - April 04: Place Vendome on April 04, 2011 in Paris. Place Vendome is one of the famous landmarks of Paris. © Depositphotos

10 – “Place Vendome”, uno dei più famosi luoghi di Parigi (Depositphotos).

  • Placette: piazzetta, a Triel-sur-Seine (Francia) sono strade residenziali a fondo chiuso sul modello delle bay () nordamericane.
  • Pont: ponte, sovrappasso, quando abbastanza importante da avere un nome proprio. In genere non ha numeri civici.
  • Port: porto,[6] a Parigi sono le banchine dove approdano le imbarcazioni, più basse e più vicine al fiume rispetto ai viali lungofiume () che sono invece detti →Quai.
    Port Debilly, Celette [CC-BY-SA 3.0]

    11 – “Port Debilly” a Parigi, lungo la Senna

  • Porte: porta,  è una piazza o un largo in corrispondenza di una antica porta cittadina, quindi si trova di solito lungo una circonvallazione (→boulevard). Esempio: “Porte Dorée” a Parigi. In spagnolo esiste l’analogo Puerta (). A Erpeldange, Lussemburgo, “Porte des Ardennes” è invece la strada principale dell’abitato.
  • Promenade: passeggiata,[6] da promener (1560-70), “uscire (per una passeggiata)”,[12] indica uno spazio destinato al passeggio (il che però non esclude necessariamente il traffico veicolare): può essere un viale con ampie aree verdi (es. “Promenade Jean Rostand” a Bobigny), oppure un lungofiume o un lungomare (come la celebre “Promenade des Anglais” di Nizza). Il termine è utilizzato anche nella toponomastica in lingua inglese (), con analogo significato.
    Promenade Des Anglais, Nizza 1882

    12 – La famosa “Promenade Des Anglais” di Nizza nel 1882.

  • Quai: lungofiumebanchina, molo.[6] (sia in Francia che in Canada) è una strada che costeggia un corso d’acqua, un lungofiume (). Il termine si riferisce più in generale ad una banchina o un molo dove approdano le imbarcazioni, dal francese antico kay, cay (1690-1700)[13] da cui anche l’inglese Quay o Key ().
    Quai Belu, Amiens © CEphoto, Uwe Aranas / CC-BY-SA-3.0

    13 – “Quai Belu” ad Amiens, lungo la Somme, Francia (© CEphoto, Uwe Aranas / CC-BY-SA-3.0).

  • Rang: in Canada, una strada rurale. Sono dette rang (riga, fila) gli appezzamenti di terreno di forma allungata, come strisce, orientati di solito perpendicolarmente ad un corso d’acqua e delimitati in testa da una strada, tipici poderi della lottizzazione rurale canadese.
  • Résidence: residence, è una strada che serve un complesso residenziale. Si incontra a Marsiglia ed altre località della regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra.
  • Ronde: circolare, una strada che compie un percorso chiuso, ovvero che si ricongiunge con il punto di partenza o con la strada da cui si dirama, come lo spagnolo retorno () o l’inglese loop, circle ().
    “Ronde des Prunelles” a Istres, Francia.
  • Rond-Point: rotatoria (Francia, Belgio) una rotatoria stradale, una piazza o un “largo” () formato dalla stessa.
    “Rond-Point du Prado” a Marsiglia, Francia.
  • Route: strada,[6] (Francia) una via principale destinata al traffico veicolare, una arteria urbana o una strada di collegamento interurbano. Deriva dal latino popolare via rupta, strada battuta,[7] che designava le strade di collegamento tra i centri abitati, da cui anche l’inglese route (→).
    • Route Forestiére: strada forestale, una strada extraurbana locale.
© PARIS, FRANCE - March 2, 2015: Typical acrhitecture of the famous Rue La Fayette in central Paris on an early spring day. March 2nd 2015 in Paris

14 – “Rue Lafayette”, Parigi (Depositphotos)

  • Rue: via, strada.[6] È il termine più comune per le strade urbane, come l’italiano via (), ma anche extraurbane, come l’italiano strada ().
    • Grand Rue o Grande Rue: grande via. In alcune città o paesi francesi una strada principale è chiamata “Grand Rue” (es. Strasburgo, Haguenau…), senza ulteriori denominazioni.
  • Ruelle: vicolo, viuzza,[6] (Francia) una via stretta, un vicolo ().
  • Sentier: sentiero,[6] una percorso in ambito rurale, in genere riservato al passaggio dei pedoni e non pavimentato. In ambito urbano sono denominate sentier alcune strade secondarie residenziali, in genere (ma non necessariamente) a fondo chiuso (es. a Villejuif).
  • Square: giardinetto pubblico.[6] Gli square comparvero nell’urbanistica parigina verso la metà del XIX secolo e consistevano in giardinetti o cortili ricavati nelle rientranze degli edifici. Il termine deriva dal francese medio esquare,[7] da cui anche l’inglese square () che oggi significa piazza. Più genericamente, indica una spazio ricavato nell’area pertinenziale di un edificio: un viottolo o una piazzetta, in genere con un solo accesso. Può essere aperto al pubblico oppure chiuso. Il termine square, nella toponomastica cittadina, può indicare anche un parco pubblico.
    Square de l'Union (foto: Mbzt/Commons CC-BY 3.0/GFDL)

    15 – Un tipico “square” parigino: “Square de L’Union”, nel XVI Arrondissement.

  • Terrasse: terrazza,[6] uno spazio con aree verdi destinato al passeggio; uno spiazzo come →esplanade (“Terrasse de l’Arche” a Nanterre) oppure un vialetto in un parco. In Canada può anche essere una strada tra villette, probabilmente dall’inglese terrace (), che è una strada residenziale (“Terrasse Laurentienne” a Québec City).
  • Terre-plein: terrapieno,[6] solitamente indica una strada su un terrapieno portuale, ovvero un’area emersa ricavata artificialmente mediante riporto di terreno (Francia e Canada).
  • Traverse: strada traversa,[6] una strada che, in un centro abitato, ne interseca più o meno perpendicolarmente un’altra più ampia o importante. Equivale all’italiano traversa (), allo spagnolo travesía (), al portoghese travessa ().
  • Tunnel: tunnel o sottopasso veicolare in ambito urbano (es. “Tunnel de l’Étoile” a Parigi). Non ha numeri civici.
  • Villa: villa,[6] è un viottolo privato[7] anche a fondo chiuso, che consente l’accesso agli edifici latistanti, in origine le villette (da cui il termine) delle banlieue (periferie) ma più genericamente qualunque tipo di edificio.
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    16 – “Villa Marceau”, una tipica “villa” parigina.

  • Voie: via, strada, corsia[6] (Francia). Dal latino viae, è un termine generico per strada o via, designa in genere le strade storiche, come esempio la “Voie sacrée” che collega Bar-le-Duc con Verdun, o le varie →Voie Romaine. Oppure, per le arterie urbane dedicate al traffico veicolare (“Voie Georges” Pompidou a Parigi, “Voie de la Liberté” a Scy-Chazelles).
  • Voie communale: strada comunale, si trova di solito nei piccoli centri rurali ed indica una strada locale.
  • Voie romaine: strada romana, indica in genere una preesistente strada romana, ovvero quelle strade costruite dai Romani fino al V secolo d.C. per scopi militari, politici e commerciali. Può essere una denominazione generica (es. “Voie Romaine d’Acquebouille”, “Voie Romaine de Montignac”, “Voie Romaine des Helviens”) oppure il nome completo della via (es. “Voie Romaine” a Nizza).

Note

  1. [1]Tranne Wallis e Futuna, territorio francese nell’Oceano Pacifico, dove ci sono solo circa 16 km complessivi di strade asfaltate (2015) e non sembra esserci una toponomastica stradale.
  2. [2]Polinesia francese: le denominazioni generiche sono in francese (Rue, Avenue…) ma i nomi delle strade sono in lingua taitiana.
  3. [3]La parte francofona della Svizzera, costituita dai cantoni di Ginevra, Giura, Neuchâtel, Friburgo, Vallese.
  4. [4]Nelle città africane le denominazioni utilizzate si limitano in genere ad avenue, e rue.
  5. [5]La toponomastica francese convive con quella in arabo.
  6. [6]Avallardi (op. cit.)
  7. [7]Larousse (op. cit.)
  8. [8]Il Francese Compatto. Zanichelli. Web.
  9. [9]Esplanade. Online Ethimology Dictionary.
  10. [10]Esplanade. Dictionary.com
  11. [11]Hamlet. Dictionary.com
  12. [12]Promenade“, Dictionary.com
  13. [13]Quay, Dictionary.com

Bibliografia e fonti

  • D+ Francese. Milano: Avallardi, 1995-2005 (ristampa). ISBN 88-8211-962-9.
  • Dictionnaire de français Larousse. Éditions Larousse. Web.
  • Google Maps, Google Street View, Wikimedia Commons.

Immagini

  1. Coyau, Parigi 10-1-2013 [CC-BY-SA 3.0] Commons.
  2. © StevanZZ, Depositphotos.
  3. Ermont, Francia 1920 c.a [PD] Commons.
  4. © pillerss, Depositphotos, 21-12-2014.
  5. Jeangagnon, Vieux-Québec 23-12-2012 [CC-BY-SA 3.0] Commons.
  6. destra: Europe22, Lione 5-2012 [CC-BY-SA 3.0] Commons.
    sinistra: Guiguilacagouille, Marsiglia 8-2013 [CC-BY-SA 3.0] Commons.
  7. Moonik, Parigi 21-9-2010, [CC-BY-SA 3.0] Commons.
  8. JLPC [CC-BY-SA 3.0] Commons.
  9. Ralf.treinen, Parigi 11-9-2010 [CC-BY-SA 3.0] Commons.
  10. © pgkirich, Depositphotos.
  11. Celette, Parigi 16-1-2012 [CC-BY-SA 3.0] Commons.
  12. Archives départementales des Alpes Maritimes, 1882 [PD] Commons.
  13. © CEphoto, Uwe Aranas, Aimens 20-4-2014 [CC-BY-SA 3.0] Commons.
  14. © rixipix, Depositphotos.
  15. Mbzt, Parigi 25-4-2013 [CC-BY 3.0/GNU-FDL] Commons.
  16. Mbzt, Parigi 14-8-2013 [CC-BY 3.0/GNU-FDL] Commons.

Ultimo aggiornamento: 24-05-2016 — Ultima revisione completa: —

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Silvio DellʼAcqua

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Fondatore, editore e webmaster di Lapůta. Cultore di storia della Croce Rossa Internazionale. Appassionato di ricci.