Poche volte mi sono divertito veramente leggendo un libro scientifico. È il caso del libro di Coyne, uno degli evoluzionisti più accreditati al mondo, dal titolo Perché l’evoluzione è vera. La lettura di questo saggio mi ha offerto spunto per un paio di post sulla mia pagina pubblica in merito alla capacità che gli esseri umani hanno perso di sintetizzare la vitamina C oppure allo sviluppo di una dieta onnivora che prevede non solo l’uso di alimenti vegetali, ma anche di alimenti di origine animale. Il libro di Coyne ripercorre tutte le strade che hanno portato Darwin all’elaborazione della sua famosa teoria elencando ed analizzando tutte le prove che nel tempo si sono accumulate, portando le ipotesi di Darwin a diventare una vera e propria “legge biologica”. Coyne, nel suo saggio, fa un egregio lavoro di didattica scientifica evidenziando anche quelle che sono le basi del metodo scientifico ovvero osservazione, ipotesi, previsione, verifica. È un saggio che dovrebbero leggere tutti; il linguaggio è chiaro ed accessibile anche ai non addetti ai lavori come me.
Qual è la teoria scientifica più avversata da pseudo scienziati e estremisti di ogni tipo? Certamente la teoria dell’evoluzione elaborata da Darwin nella seconda metà del XIX secolo. L’avversione per la teoria di Darwin nasce dalla incapacità di accettare una visione non antropocentrica e, di conseguenza, non arrogante dell’esistenza umana; ma, soprattutto, dal non essere in grado di accettare che la vita non ha alcun fine ultimo. Siamo gli abitanti di un pianeta che “galleggia” in un universo le cui dimensioni sono infinite rispetto alle nostre. La nostra esistenza è iniziata dall’incontro casuale di molecole formatesi per caso e che, rispondendo a delle leggi chimico–fisiche ben precise, si trasformano e reagiscono secondo dei processi che possono essere considerati deterministici ma, certamente, non ascrivibili a disegni superiori di un “architetto” onnipotente. Nel suo libro Creazione senza Dio, Telmo Pievani, fine filosofo della scienza e attualmente docente presso l’Università degli Studi di Padova, evidenzia tutte le contraddizioni di coloro che si oppongono alla teoria dell’evoluzione che ancora viene indicata col nome di Darwin ma che della teoria elaborata dal noto scienziato britannico conserva solo l’ossatura. Leggere il libro di Pievani è estremamente istruttivo per comprendere le fallacie logiche degli pseudo scienziati che si oppongono con forza allo sviluppo scientifico. Sì, perché leggere le illogicità di coloro che si applicano alla lotta contro la teoria dell’evoluzione mi dà l’impressione di leggere le stesse contraddizioni e le stesse arrampicate sugli specchi di chi propone l’omeopatia come panacea di ogni male o di chi si oppone alle vaccinazioni perché o inutili o addirittura dannose. Secondo la mia opinione, il libro di Pievani non può mancare nella libreria di tutti coloro che si reputano appassionati di scienza.
Pellegrino Conte