(s. f.) viale alberato, anche di un parco, dal dialetto piemontese a sua volta dal francese allée (con lo stesso significato) derivato del verbo aller, “andare”. Regionalismo piemontese diffuso anche in Lombardia ed accolto in opere letterarie.
L’allea più antica si è al sud ovest formata nella prima metà del secolo scorso dopo la distruzione delle fortificazioni; e per essere la più antica viene denominata l’allea vecchia.
Carlo Dionisotti, Memorie storiche della città di Vercelli precedute da cenni statistici sul Vercellese (1861), vol. 1 pag. 195
A Pavia, “viale Giacomo Matteotti” e in particolare il viale pedonale alberato che separa le due corsie, è tuttora localmente noto come “l’allea”.
In Piemonte e Lombardia è anche denominazione urbanistica generica con il significato di “viale”, sebbene oggi piuttosto raro nella toponomastica ufficiale: es. “allea Comunale” a Turbigo (MI) e “allea Monterosa” a Romagnano Sesia (NO).
Foto sopra: l’allea di viale Matteotti a Pavia (foto: L. Rosa/Flickr CC-BY-SA 2.0)
(s.f., localismo) a Trieste e Gorizia, passaggio o spazio tra due edifici, angiporto, vicolo, via stretta, spesso a fondo chiuso, cortile. Come androne, corridoio, deriva dal latino androna riscontrabile nel Codice Diplomatico Istriano del Kandler: «… desubtus adest androna…»; a sua volta dal greco andròn che indica la parte della casa riservata agli uomini (da andròs, “maschio”), in contrapposizione al gunaikeion riservato invece alle donne. L’androna era la parte esterna della casa, quella maschile, a differenza della parte interna tradizionalmente dominio delle donne: era quindi considerata un’estensione della casa, come una corte, più che una strada. Il termine androna si riscontra, significato di “spazio tra edifici”, anche nella lingua catalana.Il termine androna è anche denominazione urbanistica generica (DUG) con il significato di vicolo, passaggio, viuzza. Si trova nella toponomastica stradale triestina e goriziana con qualche caso nell’udinese (“androna seconda” a Bertiolo, Udine). Es:
Gorizia
- androna delle Vigne
- androna della Pergola
Monfalcone
- androna Aquileia
- androna della Bora
- androna Caprina Giuseppe
- androna Carlo De Franceschi
- androna del Falco
- androna Muggia
- androna Pietro Zorutti
- androna dei Sergi
- androna San Santorio
Ronchi dei Legionari, Gorizia
- androna Palmada
- androna San Antonio
San Martino del Carso, Gorizia
Villesse, gorizia
Trieste
- androna Almerigo d’Este
- androna Campo Marzio
- androna Cherso
- androna dei Coppa
- androna Cristoforo Colombo (prolungamento a fondo chiuso della via omonima)
- androna Ettore Oliani
- androna della Ferriera
- androna Fra Naldini
- androna degli Orti (sbocca attraverso un portone su piazza del Barbacan)
- androna del Pane
- androna Sant’Eufemia (da Salita al Promontorio)
- androna San Giusto
- androna Santa Tecla (da Salita al Promontorio)
- androna San Saverio (a fondo chiuso, all’intersezione con via delle Scuole, via delle Monache e via del Seminario)
- androna del Torchio
- androna della Torre
Si trova anche come denominazione ufficiale, es. “via Androna”
“Androna Santa Tecla” a Trieste.
“Androna delle Vigne” a Gorizia
In alto: “androne” nel centro di Trieste, © OpenStreetMap contributors [CC-BY-SA 2.0]
- De Angelini, Gianclaudio Dizionario enciclopedico rovignese-italiano. in Istrioto – il linguaggio dell’Istria meridionale.
- (PDF) Informativa del 6 maggio 2014 Istat.
vicolo, passaggio coperto tra edifici o che attraversa il corpo di fabbrica di un edificio per collegare due strade, riscontrabile nei centri storici di formazione medioevale; per estensione può riferirsi a un vicolo angusto o senza uscita, non necessariamente coperto; anticamente anche la parte più interna di un porto, la darsena. Attestato dal XVI secolo, deriva dal latino angiportus, probabilmente composto di angus “angusto” (affine ad angustus) oppure ango, “stringo”, e portus “passaggio”, ma anche “porto”. In portoghese si trova l’equivalente angipôrto, di comune etimologia, con il significato di “vicolo senza uscita” (Compendio da orthographia da lingua nacional, Rio De Janeiro 1848).
In alcuni centri dell’Italia meridionale è utilizzato come denominazione generica per alcuni vicoli molto stretti: si incontra ad Anzi in provincia di Potenza (“angiporto Camera” e “— Pietrafesa”), a Cerami in provincia di Enna (“angiporto S.Antonio”) ed a Bovino in provincia di Foggia (“angiporto San Procopio”).
In alto: il “vicolo della Spina” a Perugia è un angiporto. [PD] Commons
- “angiporto” in Pianigiani, Ottorino Vocabolario etimologico della lingua italiana, 1907
- “angiporto” in Sabatini Coletti. Corriere della Sera. Web.
- “angiporto” in Dizionari Repubblica. Web.