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gocce di pioggia sulla strada

petricore

In dizionario, parole d'autore di Silvio DellʼAcqua

profumo di pioggia, caratteristico profumo emanato dalla pioggia sulla terra asciutta. Deriva dall’inglese petrichor, a sua volta dal greco pétrā (πέτρᾱ ) “macigno”, “pietra” e ichṓr, (ἰχώρ ) “icore”, “linfa”, nel senso di sangue degli dèi. Il termine petrichor fu coniato nei primi anni’60 dal biochimico e mineralogista australiano Richard Grenfell Thomas, al tempo impiegato in un progetto di ricerca presso CSIRO (ente australiano per la ricerca scientifica). Il primo articolo a descrivere scientificamente il fenomeno e ad utilizzare il termine petrichor fu scritto dallo stesso Thomas insieme alla collega chimica Isabel Joy Bear e pubblicato su Nature nel 1964 (“Nature of Argillaceous Odour” in Nature, vol. 201, n. 4923, marzo 1964, pp. 993–995).

Il profumo è generato dalla diffusione nell’aria da un composto organico presente nel terreno, la geosmina (il cui nome significa appunto “odore di terra”) dal caratteristico sentore di terra, fungo e muffa, e da un’essenza trasudata da alcune piante durante periodi di siccità e assorbito dall’argilla presente nel terreno e nelle roccie. I composti vengono espulsi in forma di aerosol per effetto dell’impatto delle gocce, dando origine al petricore.

Il “profumo di pioggia”, genericamente definito argillaceous odor o the smell of rain, era noto da molto prima che fosse coniato il termine petrichor: un articolo intitolato Sur l’Odeur propre de la Terre (“sull’odore proprio della terra”) fu presentato già nel 1891 dai professori Berthelot e M. André alla conferenza della Académie des Sciences francese e pubblicato nella rivista dell’accademia, Comptes Rendus (“resoconti”, al volume 112). Nello stesso anno il lavoro fu citato in Chemical News e in un articolo su Scientific American intitolato “The Odor of the Soil after a Shower” e scritto da T.L. Phipson, il quale citava il lavoro di Berthelot e M. André affermando di essersi occupato dell’odore misterioso già «da più di venticinque anni». In India l’aroma era già noto come “odore della terra” o matti ka attar e utilizzato in profumeria. In italiano continua ad essere comune l’espressione profumo di pioggia, anch’essa precedente a petricore («Dalla terra viene un forte profumo di pioggia. L’aria più fresca si agita e fa muovere le cime delle papaie.» 1938, Circoli rivista di poesia, pag. 70.).


Foto: Eutah Mizushima/Unsplash