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gnucco

In dizionario, italiano svizzero, localismi, Lombardia di Silvio DellʼAcqua

(localismo settentrionale, aggettivo) detto di cibo duro da masticare, raffermo («questo pane è gnucco»), duro da ingoiare, da digerire (anche metaforico)); per estensione ed analogia, una persona cocciuta, caparbia, ottusa, tarda a capire (anche sostantivo). Voce lombarda, dal dialetto milanese gnücc, “duro”, se ne registra però l’uso in tutta l’Italia settentrionale (incluso il Veneto[1]), nella Svizzera italofona[2] e anche nel romanesco rurale.[3]

[di cibo] …dopo un negozietto di castagne secche e uova da bere conservate nella paglia, oltre un po’ di peruzze di Verona gnucche gnucche

Carlo Emilio Gadda, La Meccanica, Garzanti 1970.

[metaforico] Gnucco, duro da digerire e ottantottesco come un santuario pieno di miracoli, con pretese romaniche e bizantinoidi, questo pezzo duro di Duomo mi mise i nervi.

Carlo Emilio Gadda, Il Castello di Udine, Solaria 1934.

[persona cocciuta] …allora mia mamma è un po’ arrabbiata e dice che sono proprio gnucco e io mi sento enormemente infelice per questa storia, cioè che la mamma vuol bene a mia sorella ma non vuole bene a me perché sono gnucco

Giuseppe Berto, Il male oscuro, Rizzoli, 1964.


  1. [1]«…mentre io non sapevo dire poesie ed anzi ero proprio gnucco che mi vergognavo davanti alla gente…» in Carluccio, Luigi (a cura di) Antologia di scrittori veneti contemporanei. Tallone, 1968. Pag. 151.
  2. [2]Riportato da Sandro Bianconi in Lingua matrigna: italiano e dialetto nella Svizzera italiana. Il Mulino, 1980. Pag. 173.
  3. [3]Riportato con il significato di «babbeo» da Ercole Metalli in Usi e costumi della campagna romana. Magione e Strini, 1924, Pag. 232.
  • gnucco” in Dizionario Italiano Olivetti. Web.
  • Italia, Paola. Glossario di Carlo Emilio Gadda “Milanese”da “La Meccanica” a “L’Adalgisa” Edizioni Dell’Orso, 1998.