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semi di radhuni

radhuni

In spezie di Silvio DellʼAcqua

Spezia frutti essicati di Psammogeton involucratus
origine: India, Sri Lanka.
molecole: limonene, a-terpene, dipentene, d-linallolo, terpineolo, dl-piperitone, timoquinolo, timolo, acido chetonico.
usi: cucina etnica bengalese e asiatica più in generale, miscele di spezie.

dal bengalese, spezia ottenuta dai frutti (schizocarpi) essicati di Psammogeton involucratus (sinonimimi: Trachyspermum roxburghianum, Trachyspermum involucratum), pianta erbacea annuale nota come ajmoda appartenente alla famiglia delle apiacee (comunemente dette ombrellifere) cui appartengono anche il carvi, il cumino, il coriandolo, l’assafetida ma anche piante eduli come carota, pastinaca, sedano e finocchio. È molto simile all’ajowan, spezia ricavata dall’omonima pianta strettamente imparentata (Trachyspermum ammi). Spezia dal forte sapore di prezzemolo, è utilizzata nella cucina bengalese (es. nello shukto, piatto di riso e verdure) e più in generale asiatica e indonesiana, o come ingrediente principale del panch phoron, una miscela di spezie bengalese (insieme a fieno greco, nigella, cumino, senape e semi di finocchio).

Altri nomi: wild celery (“sedano selvatico”, inglese), ajmod (hindi), kant-balu (burmese), phak chi lom (thai), asamodagam (Sri-Lanka).


Immagine: semi di radhuni con moneta da un centesimo di dollaro USA per confronto. Badagnani [CC BY-SA 3.0] Commons.