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bimbominchia con smartphone e cuffie

bimbominchia

In dizionario, gergo di internet di Silvio DellʼAcqua

scritto anche bimbominkia, s.m. (f. bimbaminchia) spregiativo, adolescente dal comportamento stupido e infantile e/o il cui stile di vita è basato sull’adesione alle mode convenzionali e sull’uso smodato di social network, chat e messaggistica: i bimbiminchia sono «quei ragazzi nati a cavallo tra gli anni novanta e duemila che se da un lato vivono sempre connessi, completamente assorbiti da ipod, smartphone e social network, dall’altro rischiano di rimanere per sempre sconnessi, scollegati, dalla realtà» (A. Pecora in Che Futuro! op. cit). Per estensione, chiunque si comporti in modo stupido, fastidioso, insolente. Il termine è formato per composizione dal sostantivi bimbo, che allude ironicamente alla giovane età e minchia (volg. “fallo”)  nel senso di persona poco intelligente (come nell’insulto testa di minchia). Nella successiva variante grafica bimbominkia (oggi più diffusa) la “k” ha funzione rafforzativa, evocando la scrittura sintetica tipicamente utilizzata dagli adolescenti nella messaggistica e caratterizzata da espedienti come abbreviazioni, troncature e sostituzione di gruppi di lettere con singoli caratteri (come ad esempio, appunto, la sostituzione del gruppo consonantico “ch” con “k” o della sillaba “per” con il segno matematico di moltiplicazione).

Il neologismo è di sicuro impatto: «bimbominkia». L’effetto è garantito, sarà la k a catturare o il sostantivo infantile abbinato alla parolaccia, ma la parola è difficile da dimenticare. Anche perché, a dispetto dell’apparente leggerezza, l’invenzione linguistica accende i riflettori sul più violento scontro generazionale registrato nel social network fra ragazzini e adulti, questi ultimi indignati per l’invasione degli under 20 su Twitter, fino a ieri riservato a un pubblico pensante.

Panorama, 07 Mar. 2012

Il termine sarebbe nato nell’ambiente dei forum su internet, in particolare quelli dedicati ai giochi di ruolo in rete (MMORPG[1]), per indicare quei principianti (in gergo i “niubbi”, dall’inglese newbie) particolarmente molesti. L’uso risalirebbe a prima del 2006 (forse 2003) e Claudio Pizzigallo, che sul suo blog Pizzi Chi? ne ha ricostruito la storia, attribuisce l’invenzione di questa parola a Fabio Bolzoni, utente milanese del forum gaming.ngi.it noto come “Lord Phobos” che così soprannominò un giovane utente «particolarmente ostinato e pertinace». Il racconto della genesi della parola ne dà anche la migliore definizione possibile:

 La parola mi venne in mente così, di botto.
Lo stavo offendendo, come facevo spesso, a causa di qualche sua uscita particolarmente infelice e imbarazzante. Volevo dargli del bambinetto di merda, del rincoglionito bimbetto, del ragazzino della minchia, del piccolo ritardato senza speranza.
Tutto si fuse istantaneamente in una singola parola che racchiudeva tutto: “Braindamage, tu sei un bimbominchia “.

F. Bolzoni, intervistato da C. Pizzigallo su Pizzi Chi?, 4 Mag. 2013.

Meno credibile è l’ipotesi etimologica avanzata sul forum di Word Reference (op. cit.) secondo la quale sarebbe invece una storpiatura di Bimbomix, titolo di una serie di compilation musicali pubblicate dall’etichetta discografica Baby Records dal 1983 al 1987 e destinata ad un pubblico molto giovane.

In altre lingue

  • Inglese: secondo lo stesso Bolzoni, il termine bimbominchia è traducibile in inglese come prick–o–kid (Pizzigallo, op. cit.), mentre il dizionario contestuale Reverso Context propone tween, teenie bopper o emo (quest’ultimo però si riferisce ad una specifica sottocultura). Gli utenti del forum di Word Reference propongono invece sucker, che significa “idiota”, “stupido”, “coglione”.
  • Spagnolo: Martino Sacchi segnala il termine assimilabile tontopolla attestato almeno dal 2011.

  1. [1]MMORPG: Massive(ly) Multiplayer Online Role-Playing Game.

Fonti

Immagine: © mikitiger/Fotolia.