Spezia | frutti essicati di Trachyspermum ammi | |
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origine: | subcontinente indiano, medio oriente, Africa nord-orientale. | |
molecole: | timolo, paracimene e -terpinene. | |
usi: | cucina indiana, africana e mediorientale, berberé |
spezia nota anche con i nomi di carambola, carom, cumino di ajowan, erba del vescovo, semi di timolo; anche ajwain in inglese o omam in lingua tamil. Spezia piuttosto rara, è ottenuta dai frutti (schizocarpi) essicati di Trachyspermum ammi, nota come ajowan, pianta della stessa famiglia (Apiaceae, comunemente dette ombrellifere) del carvi, dell’anice e del cumino (è detta anche infatti “cumino di ajowan”), del coriandolo, dell’assafetida; ma anche piante eduli come carota, pastinaca, sedano e finocchio. L’ajowan o “erba del vescovo” è originaria del Medioriente ed Africa nord occidentale, poi diffusa anche al subcontinente indiano e al corno d’Africa (Eritrea ed Etiopia); la spezia è utilizzata nelle cucine etniche indiane ed africane. Il sapore leggermente amaro e piccante ricorda il timo (per la presenza di timolo) ed il cumino; le molecole aromatiche di questa spezia sono timolo, paracimene e -terpinene.
In Europa è spesso sostituita dal più comune levistico, spezia molto simile ricavata da una piante della stessa famiglia, Levisticum officinale. Molto simile è il randhuni, spezia utilizzata quasi esclusivamente in India, Indonesia e nel Sud-est asiatico, ricavata da una pianta della stessa famiglia (Psammogeton involucratus), nota come ajmoda in sanscrito e wild celery (sedano selvatico) in inglese.
Immagine: Sanjay Acharya [CC BY-SA 3.0] Commons.